tela/ pittura a olio
sec. XIX (?)
L'opera è rimasta inedita fino al catalogo delle opere della pinacoteca di Viroli (1985). Benché l'attribuzione al Palizzi sia fondata sul richiamo al suo stile e all'esistenza della firma, "una certa qual povertà di materia ed un'esecuzione piuttosto debole" fanno propendere Viroli ad ipotizzare che si tratti di un falso o di una derivazione dal maestro falsificata poi dalla firma apposta.