tela/ pittura a olio
sec. XVIII
Nell'inventario del lascito Pedriali si cita un'attribuzione ad Andrea Locatelli, mentre Chiarini (1979) ha avanzato l'ipotesi del nome di Anesi, che anche Viroli (1985) condivide. Il Chiarini ha definito questa e l'altra opera che fa pendant "due tra le più belle tele da cavalletto dell'artista, dai colori tersi, dalla pennellata consistente, in una felice descrizione della campagna che li avvicina agli affreschi di Villa Albani". In effetti, lo stile di questi paesaggio è tipico di Anesi, e del primo di essi si conoscono altre due versioni assai simili fra loro (Viroli 1985). La qualità di queste tele dimostra il valore di pittore dell'Anesi.