tavola/ pittura a olio
sec. XVI (1550 - 1550)
Il dipinto fu menzionato da Marcello Oretti nelle sue note (1777). In origine si trovava nella Cattedrale di Forlì, a sinistra, sull'altare della prima cappella dei Signori Chelini, giuspatronato Baratti. Il Guarini (1874) informa che fu trasferito in Pinacoteca nel 1851. Viroli (1980) rileva che l'opera costituisce un raggiungimento pittorico di notevole importanza nell'ambito delle scarse opere superstiti di Menzocchi, allievo e collaboratore del Genga. Il Venturi (1932) osservò che qui il Menzocchi è vicino alle forme di Dosso Dossi, tanto da richiamare il quadro del pittore ferrarese a Dresda che raffigura i quattro dottori della Chiesa. Ma Viroli riscontra anche echi del Pordenone per la resa della forma a "grandi masse espanse", in modo particolare nella figura del santo e nei visi dei due vescovi. Circa la datazione, il Calzini (1898) palusibilmente collocò l'opera al 1550, ritardandola, dopo averla definita "la più importante tra quelle che appartengono a' primi quarant'anni del secolo XVI".