Musei di San Domenico
Piazza Guido da Montefeltro, 12
Forlì (FC)
Rossellino Antonio
1427/ 1479 ca.
scultura

stucco/ pittura
cm. 47,5 (la) 75 (a)
sec. XV (1475 - 1499)
n. 547
Bassorlievo in stucco che ritrae, in cornice a tabernacolo, la Madonna riccamente vestita e acconciata che, seduta, tiene fra le braccia il Bambino avvolto in un drappo. Nel fondo, ghirlanda con foglie di vite e decorazioni floreali.

La provenienza dell'opera è ignota. Si tratta di uno dei numerosi esemplari, derivati nella più varie maniere (stucco, terracotta, cuoio a sbalzo) da un originale che si deve probabilmente ad Antonio Rossellino (Firenze 1472-1479), autore di un rilievo in marmo conservato presso l'Ermitage di Leningrado (vedi Frizzoni 1916). Negri Anroldi (1972) dà notizie di un altro esemplare, conservato a Londra, in cui i caratteri del prototipo sarebbero ampliati. John Pope Hennesy (1964) individua tre filoni fondamentali, a seconda del motivo di fondo: una ghirlanda (l'esemplare di Forlì e quello di Londra), due cherubini e nuvole (Leningrado), un roseto (Museo Jaquemart-André di Parigi). Ancora, Bellosi, pubblicando l'esemplare del'Ospedale degli Innocenti a Firenze (1977), ha allargato la precedente schematizzazione: alcuni esemplari, infatti, presentano delle varianti anche nella foggia del velo della Vergine, altri come quello di Firenze presentano un fondo damascato (ciò è dovuto al fatto messo in luce dal Bellosi, che in alcuni il fondo era lasciato liscio per essere poi policromato a piacere). Un altro bassorilievo è conservato a Parigi, collocazione ignota (fotografia al Kunsthistoriches Institut di Firenze, n. 174408). Tra le migliori derivazioni in stucco dorato e dipinto, ci sono due edizioni di Berlino (Kaiser Friedrich Museum), quella di Monaco (raccolta Bohler), quella di Parigi (raccolta Stafford), quella già nella collezione Salomon (Catalogo della Collezione Salomon, n. 202, tav. XLVII) etc. Inoltre Pirondini (1978) ne ha pubblicato un altro, conservato a Modena. Viroli (1980) rileva che particolarmente somigliante all'opera di Forlì è lo stucco della raccolta Cagnola, conservato presso l'omonima villa della Gazzada di Varese.