legno di abete,
legno di noce,
legno di rovere,
legno di acero,
metallo,
avorio,
osso
(1)
sec. XIX (1830 - 1830)
Tastiera: la tastiera, di 80 note, ha per ambito Do0 - Sol6. Le leve dei tasti, sono ricavate da un pannello d'abete. I tasti diatonici sono ricoperti con lastrine d'avorio in due pezzi, molte di queste mancano. Sei di questi mancano nella parte anteriore. I frontalini sono lastrine piane d'osso. I blocchetti dei tasti cromatici sono di legno ebanizzato, probabilmente pero. I tasti sono guidati nella loro corsa da perni fissati alla traversa anteriore del telaio. L'affondo dei tasti è delimitato da uno sporto posteriore, fissato al telaio. Il telaio è di abete e rovere.
Meccanica: i martelli in legno di frutto, hanno azione ascendente, indiretta, con scappamento e lista paramartelli (Prellzungenmechanik): fissati a forcole d'ottone avvitate ai tasti, innescano tramite l'urto con scappatori (Auslöser). Le teste dei martelli, rivolte verso il fronte dello strumento, sono rivestite di pelle marrone. I martelli dei bassi hanno vecchie riparazioni nel gambo.
Gli smorzatori - con gambo di legno, a lamella - hanno azione discendente, diretta. Instradati da una guida a rastrelliera posta sopra le corde, sono guarniti di feltro. Sette di questi mancano dalla parte degli acuti. Tutte le stoffe, guarnizioni e feltri sono originali, ma attaccate da topi, tarli e tarme. Lo strumento ha tre pedali fissati ad un sostegno a forma di lira che azionano i seguenti dispositivi:
1) una corda - spostamento della tastiera verso destra; 2) moderato - linguette di panno bianco, moderno, che s'interpongono tra martelli e corde; 3) risonanza - alza smorzatori.
Strumento di discreta fattura costruito da un autore minore del vasto panorama viennese. Si tratta di uno strumento tipico per costruzione e meccanica, costruito attorno al 1830, purtroppo in cattivo stato. Non è segnato nessun numero di matricola. Al momento dei rilievi è stata asportata la tastiera ed effettuata una pulizia sommaria, eliminando vecchi nidi di topi e strati secolari di polvere. Lo strumento fa parte della donazione Masini. Joseph Zastaupil (1814/ post 1843) fu attivo a Vienna. Costruttore minore di pianoforti nel nutrito panorama viennese. Aveva sede al n. 204 del quartiere di Neubau.