Museo Romagnolo del Teatro
Corso Garibaldi, 96
Forlì (FC)
ambito Italia settentrionale
mandola-banjo

legno di palissandro,
legno di noce,
metallo,
pelle,
plastica
mm 596 (lu)
lunghezza vibrante 347//lunghezza cassa 264//larghezza massima della parte superiore 258//profondità massima 68//lunghezza manico 339//larghezza massima della parte superiore 258//profondità massima 68//lunghezza manico 339//larghezza manico all'attaccatu
sec. XX (1930 - 1940)
n. 794
La tavola armonica è costituita da una pelle tesa su un telaio di ferro Il ponticello è in legno tinto con ossicino di plastica. Le corde sono agganciate in testa alla cassa. Il tacco, il retro del manico e la paletta sono tinti di nero. La cassa è circolare, leggermente ovalizzata e deformata, in legno. il fianco è lastronato in palissandro, il fondo è lastronato in palissandro e acero con un disegno a soggetto solare. La tastiera, in legno di noce, è divisa da diciassette tasti e prosegue per tre tasti oltre l'attaccatura con la cassa armonica. Cinque coppie di bottoni in plastica sono inseriti nella tastiera. La paletta ha forma squadrata, con meccaniche di metallo con impugnatura di plastica. Il capotasto è in osso.

Mandola a quattro corde doppie con cassa da banjo. Nato negli Stati Uniti come una semplificazione costruttiva della chitarra, originariamente con sole cinque corde ed il cantino spostato oltre i gravi, il banjo ha avuto grande popolarità nella musica Country, nel Jazz e persino nelle orchestre da ballo. Lo strumento classico ha avuto molte varianti, in Italia sono da citare ad esempio i cataloghi della ditta Monzino dei primi decenni del XX secolo, dove vengono proposte chitarre-banjo, mandolini-banjo e un assortimento di strumenti ibridi.
Questo strumento non è altrimenti classificabile che come una di queste varianti, uno strumento che sostanzialmente è una mandola con una cassa da banjo per sfruttare la sonorità di questo strumento.
Il precatalogo riferisce che lo strumento è stato donato da Delmo Persiani in memoria della moglie Maria Bodurian e che è entrato a far parte della collezione il 27 marzo 2003.