legno di palissandro,
legno di noce,
metallo,
pelle,
plastica
lunghezza vibrante 347//lunghezza cassa 264//larghezza massima della parte superiore 258//profondità massima 68//lunghezza manico 339//larghezza massima della parte superiore 258//profondità massima 68//lunghezza manico 339//larghezza manico all'attaccatu
sec. XX (1930 - 1940)
Mandola a quattro corde doppie con cassa da banjo. Nato negli Stati Uniti come una semplificazione costruttiva della chitarra, originariamente con sole cinque corde ed il cantino spostato oltre i gravi, il banjo ha avuto grande popolarità nella musica Country, nel Jazz e persino nelle orchestre da ballo. Lo strumento classico ha avuto molte varianti, in Italia sono da citare ad esempio i cataloghi della ditta Monzino dei primi decenni del XX secolo, dove vengono proposte chitarre-banjo, mandolini-banjo e un assortimento di strumenti ibridi.
Questo strumento non è altrimenti classificabile che come una di queste varianti, uno strumento che sostanzialmente è una mandola con una cassa da banjo per sfruttare la sonorità di questo strumento.
Il precatalogo riferisce che lo strumento è stato donato da Delmo Persiani in memoria della moglie Maria Bodurian e che è entrato a far parte della collezione il 27 marzo 2003.