legno di abete,
legno di rovere,
metallo,
avorio
altezza cassa 1312//larghezza cassa 1490//profondità 645//larghezza vano tastiera 1308//porzione anteriore tasti diat. lunghezza 50//tre ottave (Stichmass) 492
sec. XX (1921 - 1921)
Tastiera: la tastiera, di 85 note, ha per ambito la-1 - la6.
I tasti diatonici sono ricoperti con lastrine di galalite bianca in un solo pezzo. I frontalini sono lastrine piane dello stesso materiale. I blocchetti dei tasti cromatici sono d'ebano.
Meccanica: la meccanica è munita di scappamento, con bretelline e paramartelli. Le teste dei martelli, rivolte verso il retro dello strumento, sono rivestite di feltro.
Gli smorzatori, basculanti, sono guarniti di feltro soffice. L'ambito smorzato è compreso fra la-1 e do5. Lo strumento ha due pedali per i dispositivi una-corda (spostamento a destra della martelliera) e risonanza (leva smorzatori).
Pianoforte a verticale ordinario, ma di discreta marca. La ditta Steingraeber & Söhne è attiva ancora oggi a Bayreuth. Il numero di serie indicato 20930 corrisponde all'anno di produzione 1921. Il precatalogo riferisce che il pianoforte fa parte della donazione Martuzzi. Fabbrica fondata nel 1892 da Georg e Burkard Steingraber, che subentrano alla precedente attività del padre Eduard. Georg per quattro anni è lavorante da Stainway a New York, analogamente farà il fratello presso la sede tedesca di Stainway. La loro ditta viene premiata a Norimberga nel 1896 e diventa fornitrice di case reali. Georg muore nel 1932. Il marchio esiste tutt'oggi.