Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Due calchi in gesso che riproducono rispettivamente il positivo e il negativo del rovescio di una medaglia di epoca malatestiana. All'interno compare il disegno della facciata del tempio di Rimini così come doveva apparire nel progetto di restauro di Leon Battista Alberti, mai completato. Nel giro corre l'iscrizione a lettere capitali.

L'importanza della medaglia riprodotta dal calco, realizzata da Matteo De' Pasti nel 1450, consiste nel fatto che essa costituisce l'unica testimonianza del progetto architettonico elaborato dall'Alberti per il rifacimento del Tempio Malatestiano. Il restauro del tempio riminese rimase infatti incompiuto e i disegni dell'artista non ci sono pervenuti.
Il dritto della medaglia, i cui calchi sono catalogati alla scheda 0000004C, riporta l'effigie e il nome del committente dell'intervento architettonico, cioè Sigismondo Pandolfo Malatesta (1417-1478).
L'opera è nominata in un documento presente nell'archivio del museo Renzi, cioè l'elenco delle medaglie, sigilli e altri oggetti esposti in occasione di una rassegna numismatica tenutasi a Forlì nel 1921. Secondo l'indicazione del catalogo dell'esposizione, la medaglia sarebbe stata prestata da Mons. Berardi, allora parroco di San Giovanni in Galilea e responsabile della collezione di Renzi, che ne era il legittimo proprietario.
Dopo la guerra le medaglie malatestiane di San Giovanni in Galilea furono disperse. Al museo Renzi rimangono solo questi calchi commissionati da Don Anacleto attorno al 1910 ad un artigiano locale.