bronzo,
marmo
sec. XX (1906 - 1906)
E' stato possibile rintracciare una lettera originale di Giuseppe Laghi del 1906, indirizzata al sindaco e al consiglio comunale, in cui lo scultore afferma "All'inizio dei miei primi anni di studio mi è parso doveroso recare un piccolo tributo d'affetto e di memoria al nostro conterraneo Don Giovanni Verità riproducendone in un busto l'effige sua" e chiede "... l'aiuto finanziario onde fondere nel bronzo il busto ora materiato in gesso". Poiché il consiglio potesse meglio giudicare, il Laghi accludeva alla lettera una fotografia - di cui non vi è traccia - promettendo poi che in caso di finanziamento avrebbe ceduto al comune sia il busto in bronzo che quello in gesso.