Museo d'Arte della Città
Via di Roma, 13
Ravenna (RA)
Bortone Antonio
1844/ 1938
scultura

marmo/ scultura
cm. 46 (la) 61 (a) 32 (p)
sec. XIX (1879 - 1879)
n. 6
Il busto raffigura l'erudito in età avanzata, il viso affilato e l'espressione serena e pensosa, i capelli arricciati sulle orecchie. Lo stile adottato dal Bortone è sintetico per rendere l'idealizzazione del soggetto senza tralasciare per questo la descrizione dei dati fisiognomici.

Viroli ricorda che il busto venne donato dall'artista stesso all'Accademia di Belle Arti nel 1879. Il Giuliani, nato a Canelli d'Asti nel 1818, studiò lettere e matematica. Nel 1840 iniziò i suoi studi su Dante e, da fervente patriota qual'era, nel 1846, al congresso degli Scienziati di Genova "seppe attrarre l'attenzione dei dotti su Dante, coniugando la visione del Sommo Poeta alle aspirazioni a un'Italia unita". Fu a Ravenna nel 1865 in occasione delle feste dantesche e qui pronunciò un ispirato discorso con cui volle salutare il rinvenimento delle ossa del poeta. L'Accademia di Ravenna volle in seguito ascriverlo fra i suoi Soci d'Onore. Per approfondimenti cfr. Maria Teresa Rizzo in Exempla Virtutis, Bologna, 2013, pp. 162-165.