Biblioteca Classense
via Baccarini, 3
Ravenna (RA)
Coronelli Vincenzo Maria
1650/ 1718
globo terrestre

legno intagliato,
legno sagomato,
carta,
ottone
cm. 107 (d)
sec. XVII (1690 - 1690)
n. 302227
Il globo terrestre poggia su una base di legno intagliata con quattro zampe di leone poggianti su piedistallo ottagonale; al centro della base è imperniato un disco con quattro bracci sagomati ed intagliati terminanti a ricciolo, sorreggenti l'orizzonte. Al polo Nord, un disco in ottone con le ore. L'orizzonte non è originale; al di sotto in una scatola a scomparsa si trova la bussola. Il mappamondo terrestre riporta le conoscenze geografiche precedenti i grandi viaggi nel pacifico intrapresi nel '700 da James Cook.

Le vicende dei due mappamondi di Coronelli presenti nella Biblioteca Classense sono ben riassunte dalle note di Fiandrini che di seguito si riportano: "...nell'anno poi 1692 il conte Girolamo Rota, essendo Capo di Magistrato, unì insieme una Libreria ad uso pubblico, e la fece collocare in alcune Camere, presso le scale del Palazzo Senatorio. Per questa illustre Opera, diedero mano al medesimo il Canonico Pietro Giacomo Arigoni, il paroco d: Franc.o Negri d: Francesco Butrighelli, e Giulio Zavona. Essa fu poi accresciuta, ed ampliata successivamente da altri, e principalmente dal celebre P: Vincenzo Coronelli generale de Francescani Conventuali, e Geografo della Repubblica di Venezia, il quale mandò in dono alla medesima tutte le sue Opere, e due bellissime, e grandi sfere, o sia mappamondi terrestre uno, e celeste l'altro, che dalla Comunità furono poscia venduti all'Abbazia di S. Vitale alla metà circa del secolo 18°, ove vedonsi presentemente elegantemente ornati in quella copiosa Biblioteca..." (B. Fiandrini, Annali Ravennati, 1794, t. 2, p. 97).
I mappamondi, in seguito alla soppressione degli ordini monastici in epoca napoleonica, vennero trasportati all'interno del monastero di Classe, poi Biblioteca Classense.
Oggi sono visibili e apprezzabili grazie al restauro, effettuato dalla ditta Cepac di Forlì nel 1993 a cura della Soprintendenza per i beni librari della Regione Emilia Romagna.
I globi incisi detti da tre piedi e mezzo furono pubblicati nel 1688. I fusi furono incisi nel convento dei Frari a Venezia (successive edizioni -tre dopo il 1688- apportano modifiche irrilevanti all'interno del cartiglio; il globo terrestre classense appartiene alla seconda edizione con dedica al doge Morosini, secondo la ricostruzione di Nicolangelo Scianna). Si tratta della prima realizzazione di globi di tali dimensioni. Il diametro di 107 cm non era mai stato realizzato precedentemente, visto che i globi olandesi raggiungevano un massimo di 70 cm di diametro.
Questi globi, nelle intenzioni di Coronelli, dovevano servire per farne dono "a tutti li principi per maggiormente animarli alla protettione degli atlanti". In realtà, dato l'interesse del pubblico e i forti costi di produzione, essi vennero immediatamente messi in vendita con un sistema di sottoscrizione internazionale.
Geografo, cartografo, inventore, editore, il frate veneziano Vincenzo Coronelli può essere considerato uno dei più famosi costruttori di globi del XVII secolo. Strumenti scientifici e macchine favolose, i suoi globi, generalmente in coppia (celeste e terrestre), ornarono le biblioteche di monasteri (come i due esemplari esaminati qui e nella scheda nctn 00000203), di studiosi, di principi e di sovrani. Famosi quelli realizzati nel 1683 per il Re Sole, Luigi XIV, destinati alla Reggia di Versailles, divenuti presto oggetto di curiosità come i più grandi costruiti fino ad allora.
Padre Vincenzo Coronelli visse principalmente nella città lagunare, presso il Convento di Santa Maria Gloriosa dei Frari, dove fondò l'Accademia degli Argonauti, considerata la più antica società geografica del mondo.
Instancabile poligrafo ed editore, pubblicò nel 1690 l'Atlante Veneto (comprendente il famoso Libro dei globi), considerato il primo atlante italiano.
Collaterale alla produzione cartografica, quella di enciclopedista, che lo vede ideatore della prima enciclopedia, purtroppo incompiuta, concepita secondo le moderne strutture.
Il prestigio acquisito negli anni dal Coronelli fu tale da essere nominato Cosmografo Ufficiale della Repubblica della Serenissima, fino alla sua morte.