Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Il particolare tipo di piatto circolare, avente funzione espositiva, caratterizzato da una grande ricchezza decorativa a motivi vegetali e volute, con presenza di satiri, è connotato dagli stemmi con nomi di magistrati e cancellieri dei Savi, presenti sia sul fondo che sulla tesa. Al centro è lo stemma ravennate.

L'opera in esame non presenta né marchi né punzoni, dunque non è possibile ricondurla ad alcun autore o bottega.
I cinque personaggi citati sul piatto sono magistrati dei Savi dal 2 agosto al 2 ottobre 1580; gli altri tre sono cancellieri nello stesso anno, oltre che in anni precedenti o successivi. Dunque è possibile una datazione al 1580, ma solo nella forma dubitativa, visto che negli archivi della Classense non sono state reperite notizie che potrebbero giustificare la creazione del piatto. I nomi, incisi in latino, sono: Giovanni Paolo Cavalli (indicato nella Cancelleria come priore dei Savi), Baldassarre da Porto, Nascimbene Tusnovi, Orazio Pascoli, Federico Rasponi (magistrati), Domenico Guarini, Giovanni Zambelletti, Pietro Beltramini (cancellieri). Le notizie sui Savi si trovano in: Archivio Storico Comunale di Ravenna, Cancelleria n. 167, c. 7v.
Il piatto era probabilmente utilizzato per esposizione nelle solenni cerimonie civili.