Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

La cantoria, costituita da un avancorpo centrale e da due ali laterali rientranti, è collocata sulla parete d'ingresso del refettorio. L'avancorpo è caratterizzato frontalmente da una doppia coppia di semicolonne binate, terminate da semicapitelli ionici fra le quali è inserita la bussola, lateralmente da uno svolgimento convesso dei legni che funge da raccordo con le ali. Due paraste, terminanti anch'esse con semicapitelli ionici, concludono l'avancorpo.
Le ali si distinguono per la presenza di mensole costituite da un piano e da due elementi di sostegno. Tutto il palco è balaustrato con colonnine tornite che seguono l'andamento mistilineo della trabeazione.
L'accesso è consentito attraverso una scala a chiocciola posta sotto l'avancorpo, a sinistra, nascosta dalla parete concava che in realtà dissimula una porta.

Il palco è stato ricostruito nel 1781 da Agostino Gessi. Evidentemente ne esisteva uno precedente andato distrutto probabilmente durante l'inondazione del 1636. Naturalmente questa ipotesi dovrebbe essere suffragata da ulteriori ricerche d'archivio.