Biblioteca Classense
via Baccarini, 3
Ravenna (RA)
Morigia Camillo
1743/ 1795
Tuschini Giovanni
1730/ 1789 (?)
Borroni Giuseppe
notizie 1789
altare maggiore

marmo,
marmo africano,
breccia corallina,
bronzo/ doratura,
ottone
cm. 370 (la) 210 (a) 169 (p)
sec. XVIII (1789 - 1789)
L'altare, policromo, è caratterizzato da una gradinata in breccia corallina da cui si sviluppa una predella in marmo africano sulla quale poggiano due putti in bronzo dorato che reggono la mensa. Sull'elemento orizzontale, in prossimità della fascia anteriore, si diparte un'iscrizione. Fra la mensa e la predella, è inserita, in altorilievo, un'arca di marmo verde.

Edificata a partire dal 1630 sotto la direzione di Luca Danesi, la Chiesa di S. Romualdo deve il suo altar maggiore ad un progetto di Camillo Morigia realizzato con alcune varianti di non eccessivo conto.
Come poi per quello di S. Domenico, in quest'altare Morigia sottostà, trattandosi di un genere in cui la tradizione ufficiale era tanto intoccabile e vincolante, a consuetudini appartenenti alle forme dell'altare barocco. Pur consentendo dunque a sperimentate tipologie dell'insieme e al gusto per l'accostamento di materiali preziosi e policromi - bronzi, breccia corallina per la gradinata, marmo africano per la predella - Morigia non rinuncia del tutto a darne una versione che moderi la bizzarria stilizzandone l'invenzione.
L'altare fu eseguito per i marmi da Giovanni Tuschini e per i bronzi dorati dal romano Giuseppe Borroni. La consacrazione, celebrata in un'elegia latina da Pietro Saporetti, avvenne il 27 aprile 1789.