Museo Civico delle Cappuccine
Via Vittorio Veneto, 1/a
Bagnacavallo (RA)
Ponti Velda
1934/ 2020
dipinto

tela/ pittura a olio
cm. 60 (la) 80 (a)
sec. XX (1978 - 1978)
n. 403
Velda Ponti è nata a Faenza nel 1934. La sua prima mostra risale al 1957. Dopo aver sposato lo scultore Walter Bartoli si trasferisce a Brisighella, avendo così modo di conoscere il pittore Mattia Moreni, che determina nel suo lavoro una maggiore attenzione alla componente espressionista. Negli anni si susseguono vari cicli: quello dei carciofi, poi dei paesaggi, degli uccelli e dei ritratti. Dopo la conclusione della sua collaborazione con Moreni inizia il ciclo delle farfalle e dei Mangiatori di farfalle, poi dei Ricordi. In veloce successione si sviluppano i cicli de "L'identità dimenticata", "Parole e segni" e gli "Alfabeti". Si arriva poi agli "Eroi di carta" e infine alla sintesi radunata nel ciclo "contaminazioni". Nelle sue opere Velda Ponti dimostra di aver sviluppato negli anni un'estrema e coerente libertà di movimento fra astrazione e figurazione.
L'opera fa parte della serie dei Ritratti intitolati affettuosamente "Gente del mio paese", riconducibili al periodo 1978-1982, dove dietro alla vena sentimentale che sottolinea il suo legame con il territorio si nascondono immagini di grande potenza espressiva. La Ponti partecipa emotivamente alla vita dei soggetti cogliendone la forza che custodisce il mistero della vita. Tutto ciò passa attraverso la riproposizione fedele del soggetto senza fare affidamento alle deformazioni di carattere espressionista. Siamo semplicemente di fronte a individui fortemente connotati, e non a maschere.