calcare
sec. XVI (1533 - 1533)
Smembrato ed incompleto il monumento in pietra è scolpito a bassorilievo. Al centro targa con epigrafe dedicata a Giuliano Camerario, per il quale questo monumento funebre è stato realizzato, datata 1533. Due mascheroni sono sugli angoli della iscrizione che viene sorretta da una goccia arricchita da un tondo in marmo nero tra due putti alati. Sopra l’iscrizione vi è l’urna funeraria sorretta da due zampe di leone con foglie d’acanto. Nella parte superiore dell’opera vi è una parte finale decorata a delfini e girali vegetali con al centro un altro tondo in marmo nero.
Attribuita da Antonio Corbara a Pietro Barilotto per i caratteri dello stile su confronto con altre opere firmate dell’artista faentino.
Proveniente molto probabilmente dal distrutto Chiostro dei morti presso il Convento di san Andrea in Vineis (attualmente Chiesa di San Domenico) l’opera è stata murata in Pinacoteca nel 1897.