This paragraph should be hidden. idcardrel 1708 Bertucci Giovan Battista il Vecchio detto Giovan Battista da Faenza
Bertucci Giovan Battista il Vecchio detto Giovan Battista da Faenza1465-1470/ 1516
tavola/ pittura a olio
sec. XVI (1506 - 1506)
L'opera è entrata a fare parte della Pinacoteca in seguito alle soppressioni napoleoniche ed è il pannello laterale di un complesso decorativo di cui sono rimasti quattro pezzi (pannello centrale, due pannelli laterali e cimasa). Il complesso era considerato già da Lanzi (1816), Valgimigli (1869) e da tutta la letteratura successiva come fondamentale per la comprensione dell'opera del Bertucci, il cui catalogo a nostra conoscenza oggi è più ampio dopo lo scioglimento del dilemma G. B. Bertucci/ G.B. Utili (cfr. Golfieri 1967).
L’Argnani considerò quest’opera un capolavoro, notando “una nobiltà maggiore nelle teste” rispetto ad altre sue opere, tanto da considerarle “degne di Raffaello”, anche il Calzi la considerò l’opera in cui l’artista “…ha spiegate le sue più eccelse virtù” riuscendo a congiungere “idealismo religioso” e “sobrio e delicato verismo”. Nel trittico sono evidenti i caratteri perugineschi, che predominano su altre componenti, tipicamente romagnole.