Pinacoteca Comunale di Faenza
Via S. Maria dell'Angelo, 9
Faenza (RA)
Bertucci Giovan Battista il Vecchio detto Giovan Battista da Faenza
1465-1470/ 1516
dipinto

tavola/ pittura a olio
cm. 54 (la) 111.5 (a)
secc. XV/ XVI (1495 - 1516)
n. 171
L'opera raffigura San Giovanni Battista a figura intera girato di tre quarti e semiavvolto in un mantello; regge, con la mano sinistra, una croce di canna con cartiglio svolazzante e la coppa battesimale; il braccio destro è alzato con l'indice rivolto al cielo.

Trattasi di uno dei due scomparti laterali della famosa pala commissionata da Venerio Mengolini a G. B. Bertucci per la cappella di famiglia nella chiesa del monastero di Santa Caterina, soppresso in epoca napoleonica (1796-1810). Il polittico seguì le sorti della chiesa, per cui in seguito alle soppressioni, venne rimosso dalla sua sede originale e, divenuto proprietà privata, fu smembrato: la tavola centrale con L’adorazione dei Magi, passò al museo di Berlino e se ne persero le tracce in seguito ai bombardamenti del 1945, la lunetta con l’Incoronazione della Vergine, dopo varie vicende approdò in collezione privata a Graz dove rimase fino al 1964, e i due pannelli laterali, con il S. Giovanni Battista e la Maddalena, alla Pinacoteca di Faenza. L’opera venne attribuita erroneamente dall’Argnani alla mano del Pinturicchio, a risolvere la questione fu il Cavalcaselle restituendo la paternità sia della tavola di Berlino che delle due laterali di Faenza al Bertucci, trovando concorde tutta la letteratura successiva. Le due figure sognanti della Maddalena e del San Giovanni si stagliano su luminosi paesaggi dai toni verdi e azzurini; dove oltre ad affinità con lo stile del Pinturicchio e del Perugino, con i modi della cultura bolognese Costa Francia, nel panneggio della veste della Maddalena e nel taglio del paesaggio, si coglie anche un estendersi delle conoscenze pittoriche del Bertucci verso Firenze.