Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Firmata al centro in basso “Benedictus Marinus Urbinas Ping. 1617“, l’opera raffigura l’episodio dei Vangeli del ritorno dalla fuga in Egitto con la Sacra Famiglia che si tiene per mano in uno scenario naturalistico, incorniciato da cortine rette ai lati da putti alati. AI lati i due santi Caterina d’Alessandria e Francesco d’Assisi.

«E’ un teatrino – ha scritto Anna Colombi Ferretti – dove S. Caterina e S. Francesco contemplano – e mediano nei confronti di chi guarda – una scena che appare dal sipario aperto, in cui il tono di serena quotidianità dà l’idea quasi di una semplice passeggiata. Gli apparati di finzione, ancora di aristocratica e mentale ascendenza manieristica, sono piegati ad un uso che volge al popolare», ha concluso Anna Colombi Ferretti.
Benedetto Marini si dimostra anche in questa opera capace di realizzare una composizione equilibrata, con una capacità figurativa che se ha origine nel manierismo sa comunque essere attento alla cultura della Controriforma, con la richiesta di descrivere vicende della vita quotidiana con linguaggio popolare, e in qualche modo, reso in questo caso evidente dalla finzione del teatrino, già si rivolge al barocco.