tela/ pittura a olio
sec. XIX (1855 - 1855)
L'opera proviene dalla casa in cui era morto l'anno stesso Antonio Berti. Questo ritratto si colloca cronologicamente agli inizi della carriera di Luigi Bechi e rivela una notevole introspezione psicologica. Il Bechi, dopo un esordio nel genere della pittura storica, frequentò l'ambiente dei Macchiaioli, lavorando fra il 1861 e il 1870, a Cstiglioncello, al fianco di Abbati, Cabianca e Sernesi. Antonio Berti, suo coetaneo ed amico, frequentò dal 1852 in avanti l'ambiente artistico fiorentino e conobbe e lavorò con altri macchiaioli.