Biblioteca Classense
via Baccarini, 3
Ravenna (RA)
ambito romagnolo (?)
dipinto

tela/ pittura a olio
cm. 55 (la) 59 (a)
sec. XVIII (1740 - 1799)
n. 302160
Papa Benedetto XIV è ritratto a mezzo busto con la stola sulle spalle.

Del ritratto di Papa Benedetto XIV non è dato conoscere né l'autore né la provenienza, anche perché non è ben identificabile negli antichi elenchi di opere. Certo è che si tratta di una copia, peraltro priva di originalità ma assolutamente somigliante, da Pierre Subleyras, l'artista francese (1699-1749) entrato nelle grazie del papa non solo per la palese francofilia di questi, ma anche perché, parafrasando Anthony Clark (1967) l'accademismo forse superficiale ma sicuramente più fresco e poetico dell'artista transalpino prevalse sul modo di Agostino Masucci di rappresentare il papa (quest'ultima tela è collocata all'Accademia di San Luca a Roma). Infatti nel 1740, al momento dell'elezione del cardinale Lambertini al soglio pontificio, si instaurò una forte rivalità per l'esecuzione del suo ritratto ufficiale fra Masucci, che era stato allievo di Carlo Maratta, e Subleyras: prevalse quest'ultimo e in virtù di ciò fu indubbiamente l'artista preminente nella Roma di quel tempo. Il ritratto dell'artista francese ebbe un tale successo da costituire il modello per numerose copie, sue e di altri artefici (Michel, Rosenberg 1987, pp. 248-253). A dire il vero l'iconografia di Benedetto XIV è sterminata, a partire da G.M. Crespi che lo ritrasse da cardinale nel 1734 fino a giungere a Pietro Bracci che realizzò il suo monumento funerario per la Basilica di San Pietro (Giovannucci Vigi 1983, pp. 363-367). Per solleticare la curiosità sulla personalità del papa effigiato si trascrive integralmente la pagina scritta dal Presidente de Brosses prima dell'ascesa di Lambertini al trono papale (ed. 1931, II, p. 492): "Bolognese, vescovo di Bologna, buonuomo, coerente, facile, amabile e senza boria, cosa rara in quelli del suo rango; canzonatario e licenzioso nei suoi discorsi; esemplare e virtuoso nelle sue azioni; con più grazia di spirito che ampiezza di genio; dotto soprattutto nel diritto canonico; ha fama di propendere per il giansenismo; stimato ed amato nel suo ambiente, benché privo di boria, fatto molto singolare".