ambito emiliano
dipinto

tela/ pittura a olio,
legno intagliato,
legno dorato
cm. 45 (la) 54 (a)
sec. XIX (1840 - 1860)
n. 15
Porzione di tela ovale entro cornice in legno intagliato e dorato con cimasa a giorno. La pellicola pittorica è segnata da piccole crettature ad andamento reticolare.
Su fondo dai toni bruni rischiarati al centro, campeggia una figura di giovane donna a mezzo busto, frontale. I capelli castani le incorniciano il viso e l'abito da sera, scollato, le evidenzia le spalle nude. Un pizzo bianco sottilissimo emerge dallo scollo e sul davanti l'abito è impreziosito da una spilla gioiello in oro giallo.

Il dipinto raffigura Maria Anna Marzia Alboni detta Marietta, celebre contralto nata a Città di Castello nel 1826. Dopo aver studiato prima a Cesena, dove viveva, poi a Bologna con Domenico Mombelli e Giacomo Rossini (consulente nel 1839 del Liceo musicale di Bologna) che le impartì lezioni per tre anni, l'Alboni debuttò nel 1842 al Teatro Comunale di Bologna interpretando la parte di Climene nella Saffo di Pacini; cantò poi a Vienna, Pietroburgo, Praga, Berlino, Amburgo, Londra, Parigi, Madrid, riportando ovunque grandi successi. Nel 1853 fu scritturata per una tournèe in America. Sposata al conte Carlo Pepoli, per accudirlo nella grave malattia mentale, rinunciò alla musica fino a riprendere nel 1868, cantando in occasione dei funerali di Rossini. Sposata in seconde nozze con il capitano francese Zièger, morì a Parigi nel 1894 (A. Bonaccorsi, in Dizionario Biografico degli Italiani, 1960, vol. 2, p. 42).
Il ritratto la raffigura ancora giovane, ma l'abbigliamento elegante e ricercato, invita a pensare che sia stato dipinto nel momento di già decretato successo della cantante, intorno cioè alla metà degli anni '50, allorquando Marietta era poco più che trentenne. L'inserzione dell'immagine entro un ovato, potrebbe indicare la destinazione privata del dipinto. L'assenza di sfondo, ridotto ad uno schermo neutro, concentra l'attenzione sulla luminosa figura, resa con un sapiente tratto disegnativo e un uso consapevole del colore, negli accurati lineamenti del viso e nel roseo colore di incarnato. La pennellata sicura, è fluida e compatta. L'opera, di elevato valore pittorico, si presenta complessivamente in buono stato di conservazione. Per la cornice, si veda la scheda relativa con numero di inventario 015.