ambito emiliano
dipinto

tela/ pittura a olio,
legno/ doratura/ intaglio/ pittura
cm. 81 (la) 69 (a)
sec. XVIII (1740 - 1760)
n. 6
Porzione di tela dipinta e inquadrata da cornice a cassetta, in legno dipinto marrone e tracce di doratura a polveri metalliche.
Figura maschile a mezzo busto, frontale, emergente da un fondo scuro; l'uomo, barbuto e vestito di una tunica di colore marrone scuro, regge e mostra con entrambe le mani un cartiglio con iscrizione latina a lettere capitali. Colori: marrone, nero, rosa, bianco.

Come si evince dal cartiglio nella parte inferiore del dipinto, l'uomo ritratto è il poeta e commediografo latino Terenzio, vissuto tra il 184 e il 159 a.C.. Assieme a Plauto, Terenzio è considerato il padre fondatore della poesia teatrale latina e per questo da sempre studiato e apprezzato. Particolarmente rivalutato in epoca settecentesca, nel dibattito letterario sulla necessità di tornare ai modelli classici anche in campo teatrale, a Terenzio viene dedicata una commedia nel 1754 da parte di Carlo Goldoni. E' verosimile quindi che tale dipinto provenga dalla collezione di arredi del Teatro Masini, ambito al quale sarebbe ipotizzabile ricondurre la rivalutazione del commediografo stesso, anche grazie all'opera settecentesca di Goldoni di facile rappresentazione. E' infatti alla metà del XVIII secolo e ad ambito locale che riteniamo di poter ascrivere il dipinto in esame, sia per la particolare scelta di ritrarre un soggetto in voga in quegli anni, sia per la dignità e la consapevolezza tutta moderna con cui il personaggio ritratto emerge dal fondo scuro, mostrando la propria autorevolezza ad un pubblico di estimatori.
La pellicola pittorica, stesa su di una tela spessa e a larga tramatura, presenta situazioni di sollevamento e distacco in molteplici punti dell'intera superficie.