violino

legno di acero,
legno di bosso,
legno di abete,
legno di noce,
legno di ebano,
avorio
mm 608 (lu)
1)
secc. XIX/ XX (1890 - 1910)
Fasce e fondo provengono da uno strumento di mediocre fattura costruito con legno di acero non fiammato. Il fondo è stato abbondantemente raschiato e riparato in più punti. Nella parte inferiore è inserito un pezzo in abete, poi raccordato e con un filetto disegnato. La nocetta è rotta ed è stata sostituita con una di bosso. Un attacco di xilofagi completa il quadro. Il filetto ornamentale, presente a tratti, ha il bianco molto largo. Una crepa è riparata internamente con un pezzo di una carta da gioco.
Le fasce, ugualmente in acero non fiammato, hanno molte rotture, due delle quali riparate con incollaggio di un pezzo di carta da gioco come rinforzo. Lo strumento è aperto e si nota chiaramente che le controfasce erano già originariamente presenti solo nella parte delle CC. La fascia inferiore dalla parte dei gravi è rifatta in noce. Gli zocchetti sono sbozzati grossolanamente, nello zocchetto di fondo è incollato un bottone di ebano per la cordiera.
Il manico proviene da un violino di taglia più piccola ed è stato adattato allungandolo al tallone. E' in acero leggermente fiammato. La tastiera è moderna, di ebano e il capotasto è in avorio. I tre piroli superstiti (uno è rotto), non appartengono al manico.
Il piano ha due grosse rotture riparate, una di queste ha diviso di fatto in due parti lo strumento. A rinforzo delle rotture ci sono diamantini approssimativi e due tasselli di carta. Le ff non hanno tacche.

Si tratta di uno strumento ricomposto a partire da elementi appartenuti a strumenti diversi. Il piano è opera forse di un falegname, certamente non di un liutaio. L'interno è rozzamente scavato e raschiato, le bombature sono modeste e manca la sguscia. Una catena approssimativa corre lungo tutto l'interno, ricavata dal massello del piano. Il legno è abete a taglio tangenziale, del tutto escluso nella liuteria accademica.
Lo strumento pare ricomposto per un uso in un contesto popolare, ha conosciuto nonostante tutto un impiego intenso, a giudicare dall'usura provocata dalle corde sulla tastiera di ebano.