Museo Arcivescovile
Piazza Arcivescovado, 1
Ravenna (RA)
manifattura costantinopolitana
Altra Attribuzione: manifattura egiziana (alessandrina)
cattedra episcopale
Cattedra di Massimiano

avorio/ intaglio
cm.
altezza formella lato destro 11,8//larghezza formella lato destro 18,5//altezza formella lato destro 13,5//larghezza formella lato destro 16,7//altezza formella lato destro 9,8//larghezza formella lato destro 18,5//altezza formella lato destro 13, 6//larg
sec. VI (546 - 556)
Dieci pannelli, cinque per lato, di diversa grandezza, decorano i fianchi della cattedra, in cui è raffigurata la storia di Giuseppe l'ebreo riferita dalla Genesi. La successione non tiene conto dell'ordine di narrazione biblica, anche se il racconto inizia sul fianco destro e prosegue su quello sinistro. Procedendo dall'alto verso il basso della testata destra vi sono le seguenti scene. Lato destro. Annuncio a Giacobbe della morte di Giuseppe: viene mostrata a Giacobbe la tunica intrisa di sangue e il patriarca solleva le braccia in segno di dolore straziante. Giuseppe calato nel pozzo e l'uccisione del capretto: a destra Giuseppe è posto dentro al pozzo dai fratelli e su di lui brilla una stella; a sinistra gli altri fratelli, sempre con indosso una tunica villosa uccidono un agnello e macchiano la veste di Giuseppe. La vendita di Giuseppe ai mercanti Ismaeliti di Madian: al centro vi è Giuseppe bambino venduto ai mercanti (sulla destra) con torace nudo e due cammelli dietro a loro, a sinistra i tre fratelli. Giuseppe venduto a Putifar: Giuseppe è rappresentato due volte: una sul cammello e una tra i mercanti e Putifar e la moglie sulla soglia di casa. Giuseppe tentato, accusato ed incarcerato: la moglie di Putifar tenta il giovane servo Giuseppe (sullo sfondo la camera da letto), ma lui si ritrae con orrore; la donna, a destra, per vendicarsi lo fa imprigionare; Giuseppe è raffigurato ricurvo, con le mani dietro la schiena mentre è condotto in prigione. Lato sinistro (dall'alto verso il basso). Giuseppe interroga i fratelli e trattiene Simone come ostaggio: Giuseppe seduto sul trono, attorniato da guardie, interroga i fratelli e trattiene Simone come ostaggio perchè accusato del furto di una tazza. Giuseppe fa riempire di grano i sacchi recati dai fratelli: Giuseppe è vestito con abiti principeschi, in quanto vicerè, ed ha in testa il "modiolon"; accanto a lui uno scriba prende nota della quantità di grano venduta; due giovani stanno riempendo i sacchi di grano. Giuseppe spiega il sogno al faraone: il faraone è seduto sul trono, assistito da due guardie di palazzo armate con una lunga spada, e ascolta il piccolo Giuseppe, in piedi davanti a lui, che gli dà l'interpretazione del sogno che neppure i due indovini erano stati in grado di dare (essi sono rappresentati come due anziani e indossanti il pallio da filosofi). Giuseppe riabbraccia la madre: la scena raffigura il vecchio Giacobbe che si inchina nell'atto di abbracciare il figlio; assistono alla secna un gruppo di soldati, a sinistra, e i suoi fratelli, a destra, con la mano alzata in segno di stupore. Il sogno del faraone: a destra è raffigurato il faraone disteso sopra il suo letto mentre dorme; a lui si avvicina un vegliardo alato, che è la personificazione di "hynos" (sogno), che allude appunto al faraone che vede in sogno sette vacche grasse e sette magre, rappresentate a sinistra su due piani sovrapposti.

A favore della provenienza alessandrina dell'autore della cattedra sono il Wessel e il Cecchelli.