Museo Arcivescovile
Piazza Arcivescovado, 1
Ravenna (RA)
manifattura costantinopolitana
Altra Attribuzione: manifattura egiziana (alessandrina)
cattedra episcopale
Cattedra di Massimiano

avorio/ intaglio
cm.
altezza formella Battesimo di Gesù 25//larghezza formella Battesimo di Gesù 12//altezza formella Entrata in Gerusalemme//larghezza formella Entrata in Gerusalemme 12//altezza formella Refezione delle turbe 21,2//larghezza formella Refezione delle turbe 15
sec. VI (546 - 556)
La parte anteriore dello schienale è priva di tre tavolette, e presenta al centro in alto, entro un clipeo, l'immagine del Redentore. Le tavolette rimaste recano in alto e in basso un motivo a losanghe e a dischi trattato piuttosto sommariamente, e contengono episodi relativi alla vita e ai miracoli di Cristo. L'ordine logico incomincia dall'ultima tavoletta a destra della fila inferiore per poi risalire alla fila superiore con andamento da sinistra verso destra. Annunciazione: la Vergine è assisa su di un alto trono in vimini; l'angelo regge il "baculo viatorium" e ha un aspetto giovanile; la Vergine sta filando la porpora (Vangeli apocrifi). La prova delle acque amare: san Giuseppe, a sinistra, rimprovera la Vergine per l'avvenuta gravidanza e dietro un angelo attesta alla sposo la verginità di Maria. Sogno di Giuseppe e andata a Betlemme: la scena è divisa in due parti; in alto un angelo parla a san Giuseppe disteso su un materasso; in basso si vede la Madonna gravida su un asinello aiutata da san Giuseppe. Presepe: anche questa scena è divisa in due parti; in alto Gesù nella mangiatoia, il bue, l'asinello e la stella; in basso un altro episodio tratto dai vangeli apocrifi. L'ostetrica ha il braccio irrigidito per non avere creduto alla verginità della Madonna. Madonna in trono con Gesù Bambino: di fronte vi era la formella, ora dispersa, con i re magi prostrati in adorazione. La Madonna siede su di un trono dall'alto schienale, tiene sulle ginocchia Gesù che muove il braccio in avanti (in direzione dei Magi); dietro san Giuseppe e la stella, a fianco un angelo. Delle sedici formelle della parte posteriore dello schienale se ne conservano nove, divise dalle fasce decorative. In alto. Battesimo di Gesù: Cristo, come un giovinetto, è immerso fino alla vita nelle acque del fiume Giordano, in basso la personificazione del suddetto fiume, a destra due angeli lo attendono per asciugarlo; sopra il Cristo c'è la colomba dello Spirito Santo. Ingresso in Gerusalemme: Cristo è seduto su un'asina e regge una lunga croce ed è accolto trionfalmente da una donna che stende il tappeto, da due giovani che agitano delle palme, da un anziano sull'albero, sullo sfondo della città santa. Seconda fila da sinistra. Refezione delle turbe: due apostoli con cesti colmi in mano distribuiscono pani e pesci ai commensali. Moltiplicazione dei pani e dei pesci: Cristo al centro, imberbe e nimbato, impone le mani sui pani e sui pesci che gli vengono presentati da due apostoli barbati; altri due dietro esprimono stupore per l'avvenuto miracolo. Miracolo di Cana: davanti a Cristo stanno sei idrie, vicino a lui il capo del banchetto e un apostolo. Terza fila da sinistra. Guarigione del cieco nato: Cristo poggia il dito della mano destra sull'occhio del cieco che si sostiene con un bastone; dietro di lui uno storpio che si appoggia ad una stampella; un apostolo assiste e testimonia il miracolo. Cristo e la samaritana al pozzo: accanto ad un pozzo rotondo in pietra e con carrucola sta la samaritana, che atteggia la destra ad un gesto oratorio; sullo sfondo, tra due personaggi, vi sono un apostolo e un albero. Cristo è generalmente rappresentato giovane, imberbe, con nimbo e mentre regge una croce dalla lunga asta, vestito con tunica e pallio.

Nel 1893 fu restituita a Ravenna la tavoletta con la raffigurazione di Cristo e la samaritana dal museo di Napoli; nel 1894 fu resa quella rappresentante da un lato l'Annunciazione e dall'altra la Refezione delle turbe da parte del museo olivetano di Pesaro; nel 1903 il conte Strogonoff di Roma restituì quella con il Presepe da un lato e l'Ingresso in Gerusalemme, dall'altro; infine nel 1905 il museo archeologico di Milano riconsegnò la tavoletta con la Guarigione del cieco nato. A favore della provenienza alessandrina dell'autore della cattedra sono il Wessel e il Cecchelli.