Pinacoteca Nazionale di Ferrara
Corso Ercole I d'Este, 21
Ferrara (FE)
Boccaccino Boccaccio
1465 ca./ 1525
Altra Attribuzione: Pisano Nicolò
Costa Lorenzo
dipinto

tavola/ pittura a tempera
cm. 230 (la) 173 (a)
sec. XVI (1500 - 1524)
n. 83
Tela che raffigura la Vergine che giace adagiata su un letto coperto di broccato. Ai lati undici apostoli assistono al transito.

Opera molto discussa, la "Morte della Vergine" viene inclusa tra quelle della Certosa da Alessandra Pattanaro - che ne ha curato la scheda nel recente catalogo della Pinacoteca Nazionale di Ferrara - alla luce di un elenco, datato 13 aprile 1803, delle "pitture levate dalla Certosa e trasportate allo Studio Pubblico di Ferrara e consegnate alla Città", dove al numero 22 è indicata opera di analogo soggetto pur non accompagnata dal nome dell'autore. Tale ipotesi non trova tuttavia riscontro nelle fonti tanto da far supporre che la tavola fosse collocata in un locale privato del convento e pertanto fosse rimasta sconosciuta a storici e cultori di belle arti.
La tavola viene ascritta ad autore di scuola ferrarese dal Cittadella (1844) e dal 1872, su proposta di Federico Sacchi, attribuita a Boccaccio Boccaccino. Come tale è segnalata nelle guide e nei vari cataloghi della Pinacoteca comunale, nei quali compare dal 1863.
Diverse le opinioni degli storici dell'arte a noi più vicini. Contrari all'attribuizione al Boccaccino, sostenuta da Puerari, Gregori, Sambo, Frangi, Mezzetti, sono Gruyer, Ragghianti - che avanza il nome di Lorenzo Costa per affinità con la pala di S. Maria delle Rondini - e da ultimo il Ballarin che nella revisione del catalogo dell'artista ne esclude l'intervento sulla "More della Vergine".
Alessandra Pattanaro, rilevata l'affinità tra la fisionomia di alcuni volti degli apostoli e quelli di San Giobbe e San Giuseppe della "Pala Mori" di Nicolò Pisano, assegna al Pisano anche questa "Dormitio virginis".