Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Tela raffigurante Santa Caterina in abiti certosini, rappresentata con l'attributo del giglio.

L'opera non compare nelle guide relative alla Certosa e neppure è stata schedata dal Ragghianti e dal Ricci. Tuttavia la collocazione originaria nella quadreria della Certosa è confermata, oltre che dall'appartenenza della santa all'ordine certosino, anche dalla posizione che il quadro occupava nella chiesa al momento della chiusura per restauri (1978). La piccola tela era disposta nell'abside al di sopra di uno dei due quadri del Bononi, in posizione speculare rispetto ad un altro dipinto con la "Beata Beatrice". La mediocre qualità artistica della tela - che per la totale mancanza di realismo è stata datata tra la fine del '400 e l'inizio del '500 - è forse la ragione del silenzio della critica sull'opera.