Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Dipinto che rappresenta San Pietro penitente con il gallo sulla destra.

L'opera è ricordata tra quelle degne di nota facenti parte del patrimonio della Certosa dall'Avventi (1838), il quale suggerisce il nome di Francesco Naselli. Tale ipotesi viene accolta dal Riccomini (1969) che suppone si tratti di una copia dal Guercino, le cui opere furono più volte riprodotte dal pittore ferrarese. Il Riccomini ritiene che l'originale abbia potuto far parte della raccolta del Cardinal Niccolò Serra come il più celebre "San Sebastiano curato dalle pie donne", anch'esso copiato dal Naselli e confluito nella quadreria della Certosa. La tela nasce forse come pendant del "San Girolamo", di cui condivide le dimensioni e dirimpetto al quale si trovava quando fu descritto nella guida dell'Avventi. Non si hanno indicazioni circa la presenza dell'opera prima del 1838, e non si può escludere quindi che la tela sia confluita nella raccolta della Certosa alla riapertura della chiesa nel 1813.