Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Dipinto ad olio su tela che raffigura un interno domestico con, al centro, una donna vestita di rosso intenta a stirare. La donna appoggia il rudimentale ferro riempito di braci su un panno marrone. Davanti a lei c'è un bicchiere pieno d'acqua. Alle sue spalle, sulla destra, compare una teiera appoggiata sulla stufa.

La donna protagonista del dipinto è probabilmente la sorella Ida, ritratta in innumerevoli altri quadri, sempre intenta in lavori domestici come il cucito e lo stiro (si veda ad esempio "Ritratto della sorella Ida mentre stira" nella collezione Sabbioni o "La sorella Ida alla macchina da cucire" della collezione Tomasi). Siamo presumibilmente negli anni tra il 1938 e il 1942, quando l'artista alla tradizionale pittura "an plein air" comincia ad affiancare interni domestici e scene di vita famigliare, prima che la guerra e il bombardamento del 1945 arrivino a distruggere per sempre la sua casa e i suoi affetti.
A livello di curiosità segnaliamo che "La stiratrice" è riproposta anche in un dipinto della collezione Sabbioni, un "Interno con stiratrice" in cui, come una vera e propria autocitazione, Cattabriga dipinge il suo quadro appeso alla parete di una povera casa.
Come tutti i dipinti rimasti nell'atelier del pittore, dopo la morte dell'artista l'opera passò in eredità alla cognata Silvia Sabbioni, unica sua parente rimasta in vita. Il passaggio alle collezioni comunali si deve ad una donazione della signora Sabbioni in seguito all'istituzione della Pinacoteca (1996).