Piazza Garibaldi, 9
Bondeno (FE)
cartone/ pittura a olio
sec. XX (1956 - 1956)
Il paesaggio raffigurato è ripreso dalla frazione di San Biagio delle Vezzane, nel punto dove, alla confluenza tra Po e Panaro, si crea una zona acquitrinosa alla base dei due argini, sul luogo detto anticamente "la Rotta di San Biagio".
La scheda del catalogo della Pinacoteca riporta che l'opera fu esposta a Bondeno nel 1958, nell'ambito di una personale di Cattabriga allestita nell'atrio del Municipio. In quell'occasione sarebbe stata acquistata dal Comune. Fu nuovamente esposta nel 1977, nel corso della retrospettiva su Cattabriga ospitata prima alla Rocca di Stellata, poi a Palazzo dei Diamanti a Ferrara.
Il quadro è assai ben risolto stilisticamente. Lucio Scardino osserva che "la pittura è costruita con tocchi dalla stenografia "depisisiana": piante, case, acque sono assai bene inserite in un musicale tessuto pittorico. Le case stesse sembrano fatte di canne, bene armonizzandosi nella natura acquatica e palustre dell'ambiente".
Firmato in basso a destra "Cattabriga 56", il dipinto (uno dei pochi datati dal pittore) è sicuramente tra i migliori dell'artista bondenese, grazie all'accorto equilibrio raggiunto fra freschezza "paesana" e sofisticata rilettura degli stilemi postimpressionisti francesi.