Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Dipinto a gessetto su cartone raffigurante una donna e una neonata (rispettivamente la moglie dell'artista Walmen Munerati e la figlia Giovanna). La donna, a mezzobusto e con un vestito azzurro, bacia sulla bocca la bambina avvolta ai fianchi da un lenzuolo bianco.
Sul verso del cartone compare un'altra opera, un ritratto maschile a mezza figura. L'uomo, dall'aspetto giovanile, indossa una giacca scura sopra una camicia azzurra e tiene il mento appoggiato alla mano destra. Lo sfondo è verde.

L'opera è immediatamente successiva agli studi compiuti da Tassi alla scuola "Dosso Dossi" di Ferrara, con i fratelli Angelo e Giovan Battista Longanesi-Cattani. Secondo Lucio Scardino "da questi ultimi sembra derivare la "tessitura pittorica" di gusto tardo-divisionista (i vestiti dai colori filiformi). I panneggi sembrano evocare difatti la pittura filamentosa di Previati e Mentessi (ma nell'interpretazione filtrata e depurata dei fratelli Longanesi), mentre i volti sono costruiti a macchie, con chiaroscuri delicati. L'insieme scade in un gusto bozzettistico ancora ottocentesco, in un "generismo" sentimentaleggiante e superficiale, recuperando persino talune suggestioni classiche da "Madonna con Bambino" contadina e padana, dalle lontane ascendenze guercinesche. Il giovane Tassi ricorda qui i risultati raggiunti da un altro allievo di Angelo Longanesi, il pontesano Nemesio Orsatti, nel pastello "Dopo la battaglia" del 1935".
Non sappiamo in che modo l'opera sia giunta alle collezioni comunali.