Pinacoteca Civica "G. Cattabriga"
Piazza Garibaldi, 9
Bondeno (FE)
Galvani Gaetano Florindo
1868/ 1945
scultura

gesso
cm. 41 (la) 110 (a) 76 (p)
sec. XX (1910 - 1927)
Scultura in gesso che raffigura un fanciullo seduto su una cesta di vimini rovesciata, con la gamba sinistra piegata e la destra dritta davanti a lui. Il ragazzo indossa una camicia aperta sul petto e un paio di pantaloni corti. Le scarpe bucate e l'espressione sconsolata denunciano la sua condizione di povertà.

Fino a qualche anno fa l'opera era conservata, in pessime condizioni (era mutila del braccio destro e dei piedi), presso il magazzino delle scuole elementari di Bondeno. Lucio Scardino la cita nel catalogo della Pinacoteca con il titolo di "Balilla", l'eroico ragazzo vissuto a Genova nel XVIII secolo, simbolo del coraggio adolescenziale ma anche dell'organizzazione fascista per l'inquadramento della gioventù. In realtà, come dimostrato da Torresi (2000), la statua era stata prodotta da Galvani come un semplice "contadinello". Solo in un secondo tempo, quando il comune di Bondeno richiese allo scultore di donare un'opera di tema fascista per collocarla nel salone delle cerimonie scolastiche delle nuove scuole elementari (1927), la scultura venne "riciclata" e gli fu apposto il nuovo titolo.
Nel 2000 l'opera è stata riscoperta da Torresi che ha provveduto a restaurarla da tutti gli atti di vandalismo subiti proprio a causa del suo presunto legame col regime. Sono stati riassemblati i pezzi staccati e ricostruite le parti mancanti (il piede destro con la scarpa rotta che è una libera invenzione di Torresi, il braccio destro e una parte del basamento).
Lo spiccato sentimentalismo, unito ad un gusto per la resa relistica e per la definizione del particolare quasi neorinascimentali, avvicina "Il giovinetto" alle opere più note di Galvani, tra cui "Studio e Lavoro" conservato presso la "Casa Società Operaia" di Bondeno.