tela/ pittura a olio
sec. XX (1905 - 1905)
Ettore Tito nasce a Castellamare di Stabia nel 1859, muore a Venezia nel 1941. Allievo a Napoli del Van Haanen e del Molmenti all'Accademia di Venezia dal 1871 al 1876. Inizia a dipingere scene d'ambiente popolare a Venezia di intonazione favrettiana. Poi attraverso lo studio dell'antica pittura veneziana si orienta ad un eclettico decorativismo di intonazione neobarocca: soggetti allegorici e ispirati alla mitologia (veneri, centauri, ninfe, amorini, baccanali). Questo recupero dell'antico e la suggestione della pittura internazionalista e alla moda di Zorn, Besnard, Sorolla e Sargent (vista alle prime biennali veneziane), determinarono nell'artista una sorta di stilismo pittorico con riferimenti anche al Boldini tardo, nella ritrattistica mondana e accenti tra ritardatarie declinazioni macchiaiole e impressioniste. Il primo successo fu la "Pescheria vecchia a Venezia", presentato nel 1887 alla Mostra Nazionale di Venezia (che fu poi acquistato per la Galleria d'Arte Moderna di Roma).