Artisti, artigiani, architetti, produttori

Spoleto (PG) , 1915/11/18 - Roma (RM) , 1968/09/03
scultore/ ceramista

Nasce a Spoleto nel 1915. Frequenta l’istituto d’Arte di Perugia per poi trasferirsi a Roma dove frequenta l'Accademia di Belle Arti e gli artisti della Scuola Romana. È del 1935 l’incontro con Libero de Libero, direttore della Galleria La Cometa; tra il 1936 e il 1938 inizia la produzione dei suoi primi lavori in ceramica. Nel 1939 si trasferisce ad Umbertide, città natale della moglie e inizia a collaborare con la manifattura "Rometti”. Nel 1940 Leoncillo presenta alcune sue opere alla Triennale di Milano. In seguito allo scoppio bellico l amanifattura “Rometti” è costretta ad interrompere la produzione e Leoncillo torna a Roma dove ottiene la cattedra di Plastica e Decorazione Ceramica al Regio Istituto Nazionale di Istruzione Professionale, poi Istituto Statale d'Arte. Subito dopo la pausa bellica vince la celebre mostra-concorso Artisti contro la barbarie (alla quale partecipavano anche Cagli, Guttuso, Mafai, Mirko) con le due versioni del pezzo La madre del legionario. Nel 1947 aderisce al "Fronte Nuovo delle Arti" con Antonio Corpora, Nino Franchina, Pericle Fazzini e Turcato, ed espone con il gruppo alla Biennale di Venezia del 1948.
Nel 1949 tiene una personale alla Galleria del Fiore di Firenze. Nel 1950 espone alcuni suoi lavori alla Mostra dell'Artigianato Italiano tenutasi al Brooklyn Museum di New York, e tra le altre ceramiche espone alcuni vasi policromi. Nel 1952 è di nuovo alla Biennale d'Arte di Venezia, dove gli viene dedicata una sala personale e nel 1954 vince il “Premio Faenza” al X° Concorso Nazionale della Ceramica di Faenza. Nello stesso anno vince il concorso per la realizzazione del Monumento ai caduti organizzato dal Comune di Albissola Marina che verrà collocato (nel 1957) sul Lungomare degli artisti. Dal 1955 ottiene numerose commissioni pubbliche e realizza, tra l'altro, la "Partigiana Veneta" per i Giardini Napoleonici di Venezia (distrutta nel 1961 da un attentato fascista). Sono gli anni in cui il linguaggio post cubista inizia a lasciare il passo ad un linguaggio più materico, di chiara ispirazione Informale. Nel 1960 partecipa nuovamente alla Biennale di Venezia. Nel 1964 vince nuovamente il “Premio Faenza” con Incontro d'inverno. Nel 1968 gli viene dedicata una sala personale alla Biennale di Venezia. Morirà improvvisamente pochi mesi dopo.

PARTECIPAZIONI AL CONCORSO DELLA CERAMICA DI FAENZA
X edizione del 1952 (Partecipa fuori concorso, la sua opera è segnalata per l’acquisto)
XII edizione del 1954 (Vince il “Premio Faenza”)
XVII edizione del 1959 (Vince il premio ENAPI)
XXI edizione del 1963 (Vince il Premio del Ministero del Commercio con l'Estero)
XXII edizione del 1964 (Vince il “Premio Faenza”)

Leoncillo: sculture, opere su carta, catalogo della mostra tenutasi alla Galleria d’Arte Moderna, Bologna, 2002.

D. Ferrari, E.Mascelloni (a cura di), Leoncillo : opere 1938-1952, Museo internazionale delle ceramiche di Faenza, Skira, Milano, 1995.

F. Arcangeli, G. Caradente, A.M. Damigella, cat. mostra tenutasi presso i Chiostri di San Niccolò dall’8 agosto al 8 settembre, Piccolo Diario, Spoleto, 1969.

G.C.Argan e M. Calvesi (a cura di), Leoncillo, cat. mostra alla galleria dell’Attico, Roma, 1960.

R. Longhi, Leoncillo, De Luca, Roma, 1954.

12° Concorso nazionale della ceramica, Faenza, 19 giugno-4 luglio 1954, Faenza, F.lli Lega, 1954, pp. 29-30.

21° Concorso nazionale, 1° Concorso internazionale della ceramica, Faenza, 22 giugno-14 luglio 1963, Faenza, F.lli Lega, 1963, p. 58.

22° Concorso internazionale della ceramica d'arte, 21 giugno-30 agosto 1964, Faenza, F.lli Lega, 1964, p. 76.

MENZIONE DELL’ARTISTA NELLA RIVISTA «Faenza»: a. XXXVIII, 1952, fasc. IV-V, p.110; a. XXXVIII, 1952, fasc. VI, p.145; a. XL, 1954, fasc. III-IV, tav. XVIII; a. XL, 1954, fasc. III-IV, p. 85; a. XL, 1954, fasc. VI, p.143; a. XLIX, 1963, fasc. I-VI, p.41; a. XLIX, 1963, fasc. I-VI, tav. 107.

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