porcellana modellatura a stampo/ essiccazione/ ingobbiatura/ smaltatura/ invetriatura/ cottura
cm 31 (a)
Diam. base 9,3 - Diam. apertura 14,2
secc. XVII-XVIII
n. 1250
«Vaso cilindrico di porcellana, in buono stato. Ha forma cilindrica sulla base e termina in un orifizio campaniforme. La coperta è a monocromia cobalto cupo e su di una, in oro, draghi volanti in vari atteggiamenti» (Eiko Kondo).

Il vaso compare descritto nella Guida al Museo Civico di Bologna redatta nel 1923 da Pericle Ducati. Lo si trovava esposto nella Sala XV, dedicata alle opere d'arte varia, all'interno della vetrina parietale G: «Dentro lo stipo maggiore sono finissime porcellane (vasetti e statuette) dell'estremo oriente, tre vasi maggiori cinesi rivestiti di colore azzurro cupo con decorazione in oro a rilievi (sec. XVIII)».

Benché faccia riferimento al manufatto pressoché identico inv. 1251, con riferimento alla manifattura dell'oggetto appare utile segnalare la nota di Lucia Caterina al catalogo della mostra Pelagio Palagi artista e collezionista: «Il vaso del tipo “polvere blu” (in cinese ch’ui ch’ing = blu soffiato) è decorato con draghi a quattro artigli fra nuvole che campiscono in oro un fondo "polvere blu".
La tecnica “polvere blu” è caratteristica del periodo di regno K'ang-hsi (1662-1722) ed è quasi sempre accompagnata con decorazioni in oro.
Talvolta, invece, sui pezzi decorati con un fondo "polvere blu" compaiono pannelli con decorazioni del tipo "famiglia verde".
Anche la forma del vaso è tipica del periodo di regno K'ang-hsi» (Lucia Caterina).

«Si tratta di un vaso blu cilindrico decorato in oro che si allarga leggermente in basso e ha bocca espansa. Il blu del corpo è maculato con tonalità dense e chiare, sul collo sono dipinti in oro fiori di crisantemi ed è raffigurato con linee sottili e tecnica raffinata un dragone che sale fra le nuvole. Ha forma simile al vaso di bronzo KU e denuncia l’influenza dei vasi di bronzo prodotti nel periodo precedente Wan-li (1573-1619)» (Eiko Kondo).