Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, la sala teatrale (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, la facciata (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, atrio d'ingresso (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, ingresso alla sala teatrale (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, la sala teatrale (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, la sala teatrale (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, la sala teatrale (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, le poltrone della sala teatrale (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, la sala teatrale vista dal palcoscenico (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, la sala teatrale vista dal palcoscenico (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, la sala teatrale vista dal palco centrale (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare decorativo (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare decorativo (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, scorcio della sala teatrale da una barcaccia (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare delle colonnine (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare delle colonnine (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, scorcio della sala teatrale (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, i palchi (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, la sala teatrale (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, soffitto della sala teatrale (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, il velario dipinto da Anselmo Govi (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare della decorazione del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare della decorazione del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare della decorazione del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare della decorazione del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare della decorazione del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare della decorazione del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare della decorazione del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare della decorazione del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare della decorazione del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare della decorazione del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare della decorazione del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare della decorazione del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare della decorazione del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare della decorazione del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare della decorazione del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare della decorazione del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare della decorazione del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare della sala e del velario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, la sala vista dal loggione (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, la sala vista dal loggione (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, la sala vista dal loggione (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, il loggione (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare dell'arcoscenico (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare dell'arcoscenico (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare dell'arcoscenico (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare dell'arcoscenico (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare del sipario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare del sipario (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare dell'arcoscenico (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare dell'arcoscenico (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare dell'arcoscenico (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare dell'arcoscenico (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolare dell'arcoscenico (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolari della sala (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolari della sala (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolari della sala (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolari della sala (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolari della sala (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolari della sala (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolari della sala (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolari della sala (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolari della sala (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolari della sala (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, il soffitto del foyer dipinto da Anselmo Govi (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, particolari del soffitto d'ingresso (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, spazi di disimpegno (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, scale d'accesso al loggione (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, spazi di disimpegno (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, la facciata (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, targa commemorativa (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, esterno (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia, Teatro Ludovico Ariosto, esterno (foto Andrea Scardova, IBC) 2017
Reggio Emilia

Teatro Ludovico Ariosto

Elementi caratterizzanti
Dati tecnici
politeama
capienza totale della sala 780 posti
1982-1984
fonti archivistiche
Pubblicazioni e Cataloghi
G. Berti - T. Storchi - N. Squarza, Anselmo Govi: pittore decoratore, Reggio Emilia 1980;
S. M. Bondoni, Il Teatro Ariosto di Reggio Emilia, Reggio Emilia 1980;
S. M. Bondoni, Trasformazione dei luoghi teatrali e spettacoli di fantasia dal 1870 al 1920, in: Teatro a Reggio Emilia, a cura di S. Romagnoli - E. Garbero, Firenze 1980, II, p. 244-261;
D. Lenzi, Teatro pubblico detto di Cittadella a Reggio Emilia, in: L'arte del Settecento emiliano. Architettura, scenografia, pittura di paesaggio, Bologna 1980, p. 120-121;
Teatri storici in Emilia-Romagna, a cura di S. M. Bondoni, Bologna 1982, p. 189-191;
Tagione teatrale ottobre 1982 - luglio1983: una città nata per il teatro, Reggio Emilia 1983;
Comune di Reggio Emilia. I teatri. Teatro Ariosto, a cura dell'Ufficio Stampa e p.r. dei teatri, Reggio Emilia 1984;
G. Zannoni, Storia e attualità nella vita del teatro: il restauro del Teatro Ariosto in Reggio Emilia, Reggio Emilia1985;
Le stagioni del teatro: le sedi storiche dello spettacolo in Emilia-Romagna, a cura di Lidia Bortolotti, Bologna 1995, p. 225-226;
O. Lanzarini, "Da servire ad ogni genere di spettacolo": il Teatro Ariosto, in: Reggio Emilia: il teatro, i teatri, la città, a cura di S. Davoli - M. De Michelis - O. Lanzarini, Milano 2007, p. 49-69;
L. Bortolotti, Luoghi d'Arte Contemporanea nei teatri della regione, in: I luoghi d'arte contemporanea in Emilia-Romagna. Arti del Novecento e dopo, a cura di C. Collina, Bologna 2008, seconda edizione aggiornata, p. 45-57.
Piazza della Libertà
Reggio Emilia (RE)
ER Cultura - Teatri e sedi
Tel: 0522 458811 /biglietteria 800 554222
Fondazione: XIX (1800-1899)
Arti dello spettacolo (cinema, danza, musica, lirica, teatro di figura, teatro di prosa)
Nel vecchio teatro dei Filarmonici, abbandonato dal pubblico e dagli orchestrali impegnati dal 1857 nel Municipale, si tenevano spettacoli di burattini e marionette e per due anni "stiracchi" miseramente la vita" (Crocioni 1907, p. 78). Verso il 1859, occorrendo un restauro di consolidamento, il Comune decise di vendere il vecchio stabile. Circa vent'anni più tardi "per iniziativa di alcuni e per munificenza di altri fu costruito il Politeama Ariosto" (Crocioni 1907, p. 112). Un'iscrizione di Prospero Viani e mai apposta al Politeama informa che Ulderico Levi ottenne la cessione gratuita del terreno e che Roberto Levi promosse i lavori incaricando nel 1877 l'architetto Achille Grimaldi di costruire un teatro pubblico (Crocioni 1907, p. 112). Il teatro fu ultimato l'anno successivo. La cavea fu costruita a pianta semicircolare con una sola teoria di palchi al secondo ordine, mentre al primo e al terzo ordine furono costruiti dei loggioni leggermente digradanti. Una struttura di esili colonne lavorate in ghisa doveva dare all'edificio un certo aspetto di modernità. La platea era dotata di un meccanismo che permetteva di alzare il pavimento fino al palcoscenico progettato apposta per gli spettacoli equestri che erano divenuti di gran moda. Il sotterraneo del teatro fu attrezzato per ospitare esibizioni di giocolieri (Bondoni, in Teatri, p. 49) infatti l'edificio doveva essere una costruzione destinata a vari tipi di spettacolo (quindi 'Politeama') lirico, drammatico, coreografico ed equestre oltre che di "illusionismo e di giocolieria" (Bondoni 1980, p. 18).
Il primo importante restauro fu iniziato nel 1927 quando venne costruito il golfo mistico per l'orchestra, eliminata la platea semovibile e costruiti nel lato nord nuovi camerini di servizio.
Fu inoltre chiamato a decorare il teatro rinnovato il pittore Anselmo Govi che rappresentò nel soffitto della platea alcuni episodi tratti dall'Orlando Furioso circondati da una fascia che cita i primi versi del poema. Mentre il sipario raffigura l'Ariosto nell'ameno giardino di una casa, che potrebbe rappresentare quello del Mauriziano (la dimora reggiana del poeta), circondato da un'ideale corte di umanisti e letterati: Jacopo Sannazzaro, Michelangelo Buonarroti, Vittoria Colonna, Veronica Gambara, Baldassarre Castiglione, Pietro Aretino, Pietro Bembo, Isabella d'Este con due dame di corte e al centro della scena una statua che rappresenta Tersicore la musa che si dilettava con la danza, la lirica corale e la lira. Il sipario realizzato nel 1927 da Govi, ma cui avevano collaborato altri artisti, è stato oggetto di un impegnativo restauro che ha visto all'opera un team di esperti, ed è stato ricollocato sul palcoscenico e presentato al pubblico il 22 ottobre 2016.
Attualmente in teatro si conservano alcune macchine da scena in discreto stato di conservazione. L'antico teatro settecentesco non fu completamente abbattuto: ancora oggi si conserva il portico lungo l'attuale via Cairoli e la zona inferiore ad archi (ora purtroppo murati) nell'odierna facciata. Con il passaggio della struttura alla pubblica gestione avvenuta nel 1981, il Teatro che era stato usato anche come sala cinematografica, dopo i recenti rifacimenti negli anni 1981-1984, ha ricominciato a svolgere una regolare programmazione con spettacoli di prosa e concerti di musica classica e contemporanea. Il restauro era stato programmato in modo tale da non necessitare che di minimi aggiustamenti mantenendo la spesa pubblica entro limiti ragionevoli e lasciando inalterate il più possibile le caratteristiche tipologiche, senza chiudere a tempo indeterminato il teatro. Oggi l'Atrio di forma quadrangolare è decorato da quattro colonne doriche dipinte a finto marmo con tre porte d'accesso con pavimento alla veneziana e decorazione nel soffitto molto semplice. A destra si accede al guardaroba che conserva in una parete un busto di Maria Melato. L'Atrio che precede l'ingresso alla sala presenta un soffitto riccamente decorato di gusto tardo liberty con putti, fauni, amorini e leopardi. Il pavimento è in marmorina con decorazione perimetrale.
(Caterina Spada / Lidia Bortolotti)

The old Teatro dei Filarmonici, abandoned by the public and by the orchestra musicians who had been hired by the Teatro Municipale in 1857, still held puppet shows, and for two years it managed “to miserably stretch out its existence" (Crocioni 1907, p. 78). Around 1859, since consolidation efforts were needed, the municipality decided to sell this old building. About twenty years later, thanks to “the initiative of some and the generosity of others, the Politeama Ariosto was built" (Crocioni 1907, p. 112). An inscription by Prospero Viani, which was never displayed in the theatre, informs us that Ulderico Levi was granted the land where the theatre stands free of charge, and that Roberto Levi directed the work, entrusting the architect Achille Grimaldi in 1877 with building a public theatre (Crocioni 1907, p. 112). The theatre was completed the following year. The auditorium had a semi-circular floor plan, with boxes only on the second order, while the first and third orders featured slightly sloping galleries. Thin, cast-iron columns were meant to give the theatre a modern aura. The main floor could be raised mechanically to the level of the stage, which had been especially designed for the equestrian exhibitions that were fashionable at the time. The theatre’s basement hosted juggling exhibitions (Bondoni, in Teatri, p. 49), and indeed the building was meant to host many different types of performances (hence the name 'Politeama'): opera, drama, choreography, equestrian, and “illusionism and juggling" (Bondoni 1980, p. 18).
The first significant restoration efforts began in 1927, when an orchestra pit was built, the semi-moving floor was eliminated, and new dressing rooms were built on the north side of the building.
The painter Anselmo Govi was asked to decorate the renovated theatre. He decorated the main floor’s ceilings with episodes from Orlando Furioso, and the stage curtain with Ariosto at his residence, the Mauriziano villa.
Currently, some stage machinery, in decent conservation state, is still in the theatre. The old 18th century theatre was not completely demolished: the portico still stands along what is now Via Cairoli, as does the lower part of the current façade, with its now unfortunately walled-in arches. When public management took over in 1981, the theatre, which was also being used as a cinema, was restored between 1981 and 1984 and resumed hosting regular prose performances along with contemporary and classical music concerts. The restoration was planned with a focus on making as few interventions as possible, keeping costs low and leaving the theatre’s appearance as unaltered as possible, without having to close the theatre for an indeterminate period. Today, the four-sided Atrium is decorated with four Doric columns painted with a false marble pattern; it has three access doors, Venetian flooring, and very simple ceiling decorations. The cloakroom is to the right of the entrance; a bust of Maria Melato decorates one of its walls. The atrium before the entrance into the main hall has a ceiling with rich, late Liberty style decorations: cherubs, putti, fauns, and leopards. The imitation marble floor features perimetral decorations.
(Caterina Spada)

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