San Secondo Parmense, Teatro Comunale, facciata esterna (foto Riccardo Vlahov, IBC) 1980, 30158043
San Secondo Parmense, Teatro Comunale, facciata esterna, bassorilievo raffigurante Gioacchino Rossini (foto Riccardo Vlahov, IBC) 1980, 30158044
San Secondo Parmense, Teatro Comunale, facciata esterna, bassorilievo raffigurante Giuseppe Verdi (foto Riccardo Vlahov, IBC)1980, 30158045
San Secondo Parmense, Teatro Comunale, particolare della facciata esterna (foto Riccardo Vlahov, IBC) 1980, 30158046
San Secondo Parmense, Teatro Comunale, particolare della facciata esterna (foto Riccardo Vlahov, IBC) 1980, 30158047
San Secondo Parmense, Teatro Comunale, la sala (foto Riccardo Vlahov, IBC) 1980, 30158040
San Secondo Parmense, Teatro Comunale, targa commemorativa (foto Riccardo Vlahov, IBC) 1980, 30158041
San Secondo Parmense

Teatro Comunale

Elementi caratterizzanti
Dati tecnici
pianta a U con galleria
fonti archivistiche
Pubblicazioni e Cataloghi
Teatri storici in Emilia-Romagna, a cura di S. M. Bondoni, Bologna 1982, p. 185;
Le stagioni del teatro. Le sedi storiche dello spettacolo in Emilia-Romagna, a cura di L. Bortolotti, Bologna 1995, p. 244.
Via Garibaldi, 18
San Secondo Parmense (PR)
Tel: 0521 377311
opera di inaugurazione:
I masnadieri
Fondazione: XIX (1800-1899)
Fu grazie alla volontà dei cittadini Zaccaria Ferrari, Gaetano Mazza e Francesco Casa che la città di San Secondo ebbe il proprio teatro. Lo stesso Zaccaria Ferrari diresse anche i lavori che iniziarono e forse terminarono nel 1854, come si legge in una lapide murata nell'atrio del teatro. Il teatro fu inaugurato con una rappresentazione dei Masnadieri di Giuseppe Verdi.
"La pianta della platea era a ferro di cavallo con un ordine di dieci palchi e un ordine di loggioni"(p. 185). Il palcoscenico, il cui sipario (conservato presso il Municipio) rappresenta una scena campestre, era dotato di sottopalco e dall'atrio si accedeva ad un vestibolo, alla biglietteria e al buffet. Era provvisto di un'uscita laterale e di scale sia per accedere ai palchi che ai loggioni. Nel 1927 il comune decise di trasformare il teatro in un moderno cinematografo affidando il progetto di risistemazione al geometra Giovanni Bergamaschi che ha lasciato una serie di rilievi prima e dopo i suoi interventi. La pianta della platea, a ferro di cavallo, fu rettificata in pianta a U, più adatta alla visione sul grande schermo ma causando grave danno all'estetica del teatro. Per una visione più diretta il palcoscenico fu avvicinato allo spettatore e inglobato nella platea sovvertendo così tutti i rapporti spaziali della cavea.
La parte interna del teatro, nella sua disposizione ottocentesca e nella risistemazione novecentesca, non è oggi più visibile per i gravi danni che ha subito durante la seconda guerra mondiale.
L'unica parte originale del teatro che si conserva è la semplice facciata. Al centro sta l'entrata e al secondo piano tre finestre e bassorilievi in gesso con le effigi di Verdi e Rossini. La finestra centrale è sormontata da un timpano. (Caterina Spada)
Il teatro non è al momento visitabile.

Thanks to the efforts of its citizens Zaccaria Ferrari, Gaetano Mazza, and Francesco Casa, the town of San Secondo managed to have a theatre of its own. Zaccaria Ferrari himself directed the construction work, which began and probably ended in 1854, according to a plaque in the theatre’s atrium. The theatre was inaugurated with a performance of Giuseppe Verdi’s Masnadieri.
"The horseshoe-shaped main floor had an order of ten boxes and an order of galleries "(p. 185). The stage - whose curtain (which is currently in the town hall) depicts a country landscape - featured an understage area; the atrium led to a vestibule, the ticket office, and the buffet. It had a side exit and stairs leading to the boxes and galleries. In 1927 the municipal administration decided to turn the theatre into a modern cinema, and entrusted this project to the surveyor Giovanni Bergamaschi, some of whose reports from both before and after his intervention are still available. The formerly horseshoe-shaped main floor was now U-shaped, affording better visibility for cinema goers, but seriously damaging the theatre’ aesthetic appearance: the stage was brought closer to the audience and incorporated into the main floor, thus subverting all spatial relations in the auditorium.
The interior of the theatre, with its 19th century arrangement and its 20th century changes, is no longer visible due to the serious damage it sustained during the Second World War.
The only remaining original feature of the theatre is its simple façade, with the entrance at its centre, and on the second floor three widows and chalk bas-relief depictions of Verdi and Rossini.
The central window is surmounted by a tympanum.
(Caterina Spada)

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