Teatro comunale di Palazzo Dolcini
capienza totale della sala 150 posti
1984-1985
Le stagioni del teatro. Le sedi storiche dello spettacolo in Emilia-Romagna, a cura di L. Bortolotti, Bologna 1995, p. 192-193;
I Teatri e i luoghi dello spettacolo, a cura dell'Ufficio Attività Culturali Amministrazione Provinciale di Forlì - Cesena, [Forlì] 2002, p. 18;
E. Vasumi Roveri, I teatri di Romagna. Un sistema complesso, Bologna, 2005, p. 172-173, 191.
Mercato Saraceno (FC)
Secondo la tradizione dei teatri sette-ottocenteschi della Romagna, era utilizzato prevalentemente da compagnie filodrammatiche locali per la messa in scena di spettacoli di prosa e operette. In occasioni particolari veniva anche utilizzato come ritrovo per balli e feste. Vi avevano sede, tra l'altro, il corpo bandistico e la scuola di musica, che sono rimasti fino all'inizio della seconda guerra mondiale, quando ormai da tempo non era più utilizzato come edificio per spettacoli. Nei primi quindici venti anni del Novecento è stato adibito soprattutto a sala di proiezione di film muti. Dopodiché ha cessato definitivamente la sua attività.
Attualmente il teatro di Mercato Saraceno è ubicato in Palazzo Dolcini, dal nome del progettista, l'architetto Ugo Domenico Aurelio Dolcini (1871-1927) che ha lasciato a Mercato Saraceno una significativa impronta. Si tratta di un interessante edificio realizzato negli anni 1926-1927 secondo gli schemi architettonici dello stile liberty. Nato originariamente come Casa del Fascio, intesa nell'accezione più vasta di struttura per il tempo libero, diventando successivamente di pertinenza del Comune che lo ha destinato a luogo per pubblici spettacoli e divertimenti (cfr. Mercato ...). Nel 1960 ha ospitato per circa cinque anni la scuola media, in seguito l'edificio non ha più avuto alcun utilizzo rimanendo nell'abbandono più totale per alcuni anni. A partire dal 1983 l'Amministrazione comunale ha dato avvio ai lavori di recupero del complesso sotto l’appassionata direzione di Domenico Zampa, dell'ufficio tecnico, con l'intento di adibirlo a Centro Culturale Polivalente, comprendente, accanto alla sala teatrale e cinematografica, anche una biblioteca, una sala audizioni e altri spazi per incontri e manifestazioni espositive. L'intervento di recupero ha riguardato innanzitutto la ristrutturazione del tetto, per il quale è stato possibile mantenere il manto di copertura originale a tegole. Sulla facciata e sui lati dell'edificio sono state ricostruite tutte le parti a bugnato, secondo il modello primitivo, con una miscela di cemento bianco, sabbia e porzioni di materiale vetroso. L'interno, considerate le condizioni di grave degrado, ha costituito il problema maggiore, in quanto si trattava di intervenire tenendo conto delle caratteristiche del progetto iniziale. La sala, molto ampia e luminosa, è sormontata da una balconata che si snoda lungo il perimetro parietale. L'effetto di luminosità generale è messo in evidenza dalla tonalità dei colori di tinteggiatura del soffitto e delle pareti, nonché dai quattro lampadari - uno centrale più grande e quattro agli angoli - ricostruiti artigianalmente nelle parti mancanti secondo l'antico modello. Dal 2008 al 2014 il teatro è stato oggetto di riqualificazione sismica ed energetica, a cura degli uffici tecnici comunali.
Come si è accennato, il teatro è inserito all'interno del Centro Culturale Polivalente e svolge un'intensa attività. Vi si alternano proiezioni cinematografiche, teatro di prosa, teatro ragazzi, concerti di musica classica, conferenze e attività formative per adulti. Spesso vengono realizzate rappresentazioni in collaborazione con la Pro Loco che, accanto alla promozione di corsi specifici di teatro, produce anche spettacoli. Il teatro periodicamente viene messo a disposizione anche a compagnie che l'utilizzano per prove e allestimenti. (Luisa Masetti Bitelli)
The theatre of Mercato Saraceno is currently situated in the Palazzo Dolcini, named after the architect who designed it (Ugo Dolcini): this fascinating building was constructed in 1926-1927 in the Déco style. Originally established as a “Casa del Fascio”, a building that served as the headquarters of the Fascist party, “viewed in the broader meaning of a structure for free time, it was taken over by the municipality, which decided to use it for public spectacles and entertainment” (Mercato). Elementary and middle schools were brought here in 1960 and remained for about five years, after which the building was completely abandoned. In the early 1980s the municipal administration commenced work to restore the complex, headed by Domenico Zampa from the Technical Office, in order to use it as a multipurpose cultural centre that would include not only an auditorium for plays and films, but also a library, an audition hall and other spaces for meetings and exhibitions.
The restoration work involved restructuring the roof and the original tiles were fortunately maintained. All the rustication work was reconstructed on the façade and the sides of the building based on the original model, using a mixture of white cement, sand and vitreous material. Given the serious deterioration of the interior, this part posed a bigger problem, as the work had to be conducted with the features of the original project in mind. The auditorium, which is very large and well lit, is surmounted by a circle that extends along the walls. The luminous effect of the interior was highlighted through the colours used to paint the ceiling and the walls, as well as the chandeliers – a large central one and four at the corners – whose missing parts were reconstructed by artisans based on the original model.
As noted, the theatre is part of the multipurpose cultural centre and carries out numerous activities. It alternates films with plays, children’s theatre, concerts of classical music, conferences and adult education courses. Shows are often staged in collaboration with the local tourist board, which promotes specific theatre courses but also produces shows. The theatre is often used by troupes for rehearsals and productions.
(Luisa Masetti Bitelli)