Fortezza Medievale di Castrocaro
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Più volte inutilmente reclamato dallo Stato della Chiesa, tanto che nel 1212 l'imperatore Ottone e i Conti di Castrocaro incorsero nella scomunica, con la morte di Federico II anche i Conti di Castrocaro nel 1282 furono costretti a sottomettersi al papa Martino IV e il castello passò sotto il diretto controllo della Chiesa, che vi insediò proprie milizie e un castellano, trasformandola in presidio militare e sede di tribunale.
Dopo lunghe trattative, nel 1403 Castrocaro venne annessa alla Repubblica di Firenze e per circa duecento anni sarà il capoluogo della Romagna Toscana. Per tutto il Quattrocento e la prima metà del Cinquecento il grande fortilizio rupestre fu interessato da importanti modifiche strutturali, fatte apportare dagli architetti militari fiorentini per adeguarla alle nuove esigenze belliche, sorte in seguito all'introduzione delle armi da fuoco. Di questo periodo sono gli Arsenali Medicei, straordinaria e ciclopica costruzione cinquecentesca, alla cui costruzione contribuirono famosi architetti come Antonio da Sangallo il Vecchio, Giovan Battista Belluzzi detto il Sammarino, Gabrio Serbelloni, Bernardo Buontanenti.
In seguito alla nuova politica territoriale del Granduca di Toscana che relegò la Romagna ai margini dello Stato mediceo e la costruzione di Terra del Sole (seconda metà del Cinquecento), per la Fortezza di Castrocaro iniziarono il progressivo disarmo e l'abbandono. Nel 1676 venne ceduta a livello, e nel 1782 venduta a privati. Nei secoli successivi non venne mai più utilizzata, né per scopi militari, né per usi residenziali e abitativi, rimanendo così sostanzialmente immutata.
Acquistata nel 1923 dal comune, nel 1982 ebbero inizio complessi lavori di restauro ultimati nel 2000. La Fortezza è stata poi affidata in gestione alla Pro Loco affinché vi realizzasse un progetto di riuso culturale e turistico dalla stessa redatto, che prevedeva l'allestimento di un Museo storico, di una Enoteca, lo svolgimento di iniziative di valorizzazione dell'enogastronomia locale, convegni e intrattenimenti culturali, stages e spettacoli di falconeria.
Caruso Elio, L’Aquila le Chiavi il Giglio, la millenaria storia della Rocca di Castrocaro e del suo territorio, Castrocaro, Vespignani editore, 2007.
Caruso Elio, Caruso Elisabetta, Castrocaro nel rinascimento, il capoluogo della Romagna toscana tra Quattro e Cinquecento, Cesena, Soc. Editrice Il Ponte Vecchio, 2006.
Zaccaria A., Verna C., L'antica fortezza di Castrocaro, Castrocaro Terme, 1986.
Via Fortezza, 1
loc. Castrocaro Terme
Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC)
Archeologia protostorica
Archeologia classica
Storia medievale
Arte medievale (XI-XV secolo)
Il percorso espositivo comprende una mostra permanente di armi, maioliche, dipinti, arredi e suppellettili del periodo medievale e rinascimentale e il Museo Storico-Archeologico del Castello e della Città (MuSA). Quest'ultimo, allestito al piano terra del Palazzo del Castellano, conserva reperti risalenti alla preistoria, al periodo etrusco, romano, longobardo e bizantino fino al Medioevo, al rinascimento ed oltre, come selci, monili, monete, medaglie, vetri, maioliche, armi e pergamene.