Ricostruzione dell'ambiente della savana
Interno del museo
Bologna

Collezione di Zoologia

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Accessibile
Servizi
Tipologia Collezioni
Storia dell'edificio
Pubblicazioni e Cataloghi
Museo di Zoologia, in Franzoni G., Baldi F. (a cura di), Bologna: una provincia, cento musei: l'archeologia, le arti, la storia, le scienze, l'identità: guida, Bologna, Provincia Settore cultura, Pendragon, 2005, p. 82.

Pesce G.B., Museo di Zoologia, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 96, n. 24.

Sabelli B., Il museo di Zoologia, in Tega W. (a cura di), Storia illustrata di Bologna, Milano, 1989.

Sabelli B., Il museo di Zoologia, in I luoghi del conoscere. I laboratori storici e i Musei dell’Università di Bologna, Banca del Monte di Bologna e Ravenna, 1988, pp. 233-239.

Marini M., Sabelli B., Tommasini S., Breve guida al Museo di Zoologia dell'Università di Bologna, Bologna, 1978.
Via Selmi, 3
Bologna (BO)
Tel: 051 209 4960
Storia e scienze naturali
Zoologia
Il museo, sorto dalla divisione del Gabinetto delle Scienze dell'Università voluta da Carlo Farini nel 1860, si trova nella sede attuale - presso l'Istituto universitario di Zoologia - dal 1933. Gli esemplari esposti, circa ottomila tra vertebrati e invertebrati, provengono in parte dalle collezioni di Aldrovandi, Cospi e Marsili, ed in parte si legano alle diverse fasi di ampliamento del museo. L’allestimento, arricchito da diorami, approfondisce temi particolari (i parchi nazionali, la caccia e gli animali estinti o in via di estinzione). E’, sia come superficie estensiva, sia come collezioni esposte e conservate, uno dei musei zoologici più importanti d’Italia.

Introdotto da una visita ai parchi nazionali d'Abruzzo e del Gran Paradiso, mediante diorami (tra i primi ideati a livello nazionale), il percorso espositivo propone una serie di sezioni tematiche. Particolarmente interessanti sono quelle dedicate rispettivamente alla caccia (illustrata sia attraverso le tecniche di cattura e riconoscimento delle tracce, la lavorazione delle pelli e altre attività connesse che con la presenza dei "trofei"), e agli animali estinti o in via di estinzione. Non meno importante è la sezione che illustra il progredire della complessità organizzativa nei vari gruppi animali. Vastissimo è il repertorio degli esemplari presenti nel settore ornitologico del museo. L'istituto di Zootecnia, che sorge a breve distanza dal museo, conserva lungo il corridoio d'ingresso tre vetrine con esemplari tassidermizzati di avifauna da allevamento, pollame, piccioni e qualche reperto e modello relativi alla cunicultura. Sono state oggetto di riordino e implementazione le raccolte entomologiche e malacologiche.

The museum, created following the division of the University’s Science Laboratory promoted by Carlo Farini in 1860, has been at its current venue – the University Institute of Zoology – since 1933. Some of the specimens on display, approximately 8000 vertebrates and invertebrates, are from the collections of Aldrovandi, Cospi and Marsili, and others are tied to the different expansion phase of the museum. The layout, enriched with dioramas, investigates specific topics (national parks, hunting, and animals that have become extinct or are at risk of extinction). In terms of both floor space and the collections exhibited and conserved here, it is one of the most important zoological museums in Italy.

The exhibition itinerary is introduced by a virtual visit to the national parks of Abruzzo and Gran Paradiso through dioramas (among the first devised on a national level) and proposes a series of thematic sections. Those devoted to hunting (illustrated not only through techniques for capturing animals and recognizing tracks, the workmanship of hides and other activities but also through “trophies”) and to animals that have become extinct or are at risk of extinction are particularly interesting. The section illustrating the evolution of organisational complexity in various animal groups is equally important. The museum’s ornithological section has an enormous number of specimens. The entryway of the Zootechnical Institute, located close to the museum, has three showcases with stuffed farm birds – chickens and pigeons – as well as several specimens and models illustrating rabbit farming. The entomological and malacological collections have been set up and reorganised.

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, propri e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.