Tullio Lombardo, Lastra sepolcrale di Guidarello Guidarelli, 1525
Marco Palmezzano, Santo martire
Giosetta Fioroni, La casa di Giosetta, 2002
Tullio Lombardo, Lastra sepolcrale di Guidarello Guidarelli, 1525
Domenico Baccarini, Testa di donna, 1903
Targa in bronzo, esposta all'esterno del Museo, con il logo del riconoscimento “Museo di Qualità” assegnato dall’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna.
Ravenna

Museo d'Arte della Città

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Accessibile
Servizi
Tipologia Collezioni
Storia dell'edificio
Pubblicazioni e Cataloghi
Fabbri A., Museo d'arte della città di Ravenna, Ravenna, Sistema museale Provincia di Ravenna, 2011.

Museo d'Arte della Città di Ravenna, in I musei di qualità della regione Emilia-Romagna 2010-2012, Bologna, Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, 2010, p. 87.

Emiliani A., Spadoni C., La cura del bello: musei, storie, paesaggi per Corrado Ricci: guida al percorso espositivo, catalogo della mostra, Ravenna, Museo d'Arte della città di Ravenna, 2008

Collina C. (a cura di), I luoghi d'arte contemporanea in Emilia-Romagna: arti del Novecento e dopo - 2. ed. aggiornata, Bologna, Clueb, 2008.


Bortolotti L., Ceroni N. (a cura di), Divine metamorfosi: Dossier: il restauro dei cartoni per i mosaici danteschi del Museo d'arte della città di Ravenna, “IBC”, a.16, n.s., 1978/2008

Spadoni C. (a cura di), I mosaici contemporanei del Museo d'Arte della città di Ravenna, Ravenna, Centro Internazionale di documentazione sul mosaico, 2007

Ceroni N. (a cura di), con schede di Mazza A., Tambini A., Viroli G., Pinacoteca comunale di Ravenna: museo d'arte della città: la collezione antica, Ravenna, Longo, 2001

Masetti Bitelli L., Pinacoteca Comunale, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 157, n. 25.

Ceroni N., Spadoni C. (a cura di), Pinacoteca di Ravenna. Collezione contemporanea: donazioni, lasciti, acquisti, Ravenna, 1994.

Pinacoteca Comunale, in Zannier I. (a cura di), Viaggio nei musei della provincia di Ravenna, Ravenna, Longo, 1995, p. 42.

Pinacoteca Comunale di Ravenna. Collezione moderna 800-900, Ravenna 1990

Pinacoteca Comunale di Ravenna. Nuove acquisizioni 1975-1988, Ravenna 1988

Pinacoteca Comunale di Ravenna. Opere dal XIV al XVIII secolo, Ravenna 1988
Loggetta Lombardesca
Via di Roma, 13
Ravenna (RA)
Arte
Arte moderna (XVI-XIX secolo)
Arte contemporanea storica (1900-1950)
Arte contemporanea attuale (1950 ad oggi)
Arti applicate
Arte figurativa
Arte astratta
Arte concettuale
Arte oggettuale
Il Museo d'Arte della città di Ravenna si trova all'interno della Loggetta Lombardesca, il chiostro dell'Abbazia di Santa Maria in Porto realizzato nei primi anni del XVI secolo e decorato dalle maestranze che vi operarono sotto la direzione di Tullio Lombardo. Soppresso in età napoleonica e sottoposto a riconversioni d'uso, il complesso dei canonici di Porto fu restaurato gli inizi degli anni settanta, in occasione del trasferimento, in quell'edificio, dell'Accademia di Belle Arti, istituita nel 1829 presso il monastero di Classe, e della Pinacoteca Comunale sorta in quell'anno attorno a un nucleo di opere provenienti dalle corporazioni religiose. Arricchito progressivamente da acquisti e donazioni, tra XIX e XX secolo il patrimonio d'arte della Galleria dell'Accademia fu sottoposto a riordino, grazie agli interventi museografici di Corrado Ricci. A partire dagli anni ottanta l'interesse per il contemporaneo favorì l'acquisizione di nuove opere.
Nel 1999 furono resi disponibili alcuni ambienti al piano nobile e al pian terreno, già occupati dall'Accademia e dal Museo ornitologico e di Scienze naturali: grazie al recupero di questi nuovi spazi, nel 2002 la Loggetta Lombardesca diventò la sede del “MAR” (Museo d'Arte della città di Ravenna).

Il Museo conserva un nucleo significativo di oltre trecento opere, dal XIV al XX secolo, che documentano lo scenario artistico romagnolo in relazione agli influssi e alle relazioni con l'Emilia, in particolare con Ferrara, con il Veneto, la Toscana e le Marche. Tavole e polittici di piccole dimensioni testimoniano la produzione di Lorenzo Monaco, del Maestro del Coro Scrovegni, di Guglielmo Veneziano, di Matteo di Giovanni, di Taddeo di Bartolo e di Antonio Vivarini; seguono il classicismo in Romagna -Longhi, Rondinelli, Zaganelli, Palmezzano- e le vicende artistiche del territorio (secc. XV-XVI), da Bartolomeo Montagna a Cima da Conegliano a Paris Bordon fino a Dosso, Bastianino e Bastarolo. Giorgio Vasari (Compianto su Cristo deposto,1548), Jacopo Ligozzi e Camillo Procaccini rappresentano poi, rispettivamente, la Maniera e la Controriforma. Tele del Guercino (S.Romualdo), dei Gennari, di Alessandro Tiarini e di Cecco Bravo illustrano il Seicento insieme a dipinti di Carlo Cignani, di Marcantonio Franceschini e di Gian Gioseffo Dal Sole. Il XVIII secolo si affida ai nomi di Luigi Crespi e Arcangelo Resani, mentre Andrea e Domenico Barbiani testimoniano di una bottega che a Ravenna, a partire dagli inizi del Seicento, si protrasse per centocinquant'anni.
Da citare, inoltre, come presenza celebre nel patrimonio artistico cittadino, il monumento funebre di Guidarello Guidarelli, riferito a Tullio Lombardo (1525) e trasformato in leggenda da Gabriele d'Annunzio.
Giambattista Bassi, Telemaco Signorini, Giuseppe Abbati, Arturo Moradei, Luigi Serra, Ettore Tito rappresentano la pittura dell'Ottocento, mentre Domenico Baccarini, Giuseppe Ugonia ed Ercole Drei rimandano alla Faenza artistica del primo Novecento. Da segnalare le fotodinamiche di Carlo Ludovico Bragaglia, a testimonianza del Futurismo di Romagna, e un nutrito nucleo di opere dagli anni cinquanta tra le quali si segnalano lavori di Accardi, Bendini, Boetti, Castellani, Cattelan, Festa, Francese, Guidi, Manzoni, Morlotti, Paladino, Pozzati, Ruggeri, Saetti, Schifano, Vedova, Veronesi. Un disegno di Klimt ricorda l'importanza, per la formazione del maestro viennese, dei mosaici ravennati. L'attività musiva è protagonista del Centro Internazionale di Documentazione sul Mosaico (CIDM). Istituita nel 2003, questa sezione è nata per promuovere la ricerca e lo studio e la valorizzazione del mosaico, documentato, per il contemporaneo, da Afro, Balthus, Campigli, Capogrossi, Chagall, Corpora, Fioroni, Guttuso, Mathieu, Saetti, Santomaso, Vedova, Ontani e Paladino, per citare alcuni nomi. Nel 2011 il CIDM ha presentato al pubblico le sei acquisizioni più recenti: i pannelli "Blu oltremare" e "Croce Blu" dell’artista friulano Lino Linossi; "La Folla" di Luca Barberini; "Lens" di Arianna Gallo, "Fruscio" del giapponese Takako Hirai e "Movimento n. 14" del gruppo CaCO3. Ha inoltre promosso eventi quali: G.A.E.M. esposizione di opere di giovani artisti internazionali selezionati dal concorso GAEM 2011 (Giovani artisti e mosaico) per la promozione del mosaico quale linguaggio contemporaneo, l'installazione “Il mostro della laguna” (2011) e all'interno del II Festival del Mosaico la mostra "Frattur-Arte" (2011).
L'attività espositiva del Mar si segnala per la particolare attenzione riservata ai padri della storiografia e della critica d'arte del Novecento. Le esposizioni “Da Renoir a de Staël, Roberto Longhi e il moderno” (2003) e “Turner Monet Pollock. Dal Romanticismo all’Informale omaggio a Francesco Arcangeli” (2006) hanno tracciato i passaggi fondamentali del nostro tempo. A queste si affiancano le antologiche dedicate a grandi figure artistiche del XX secolo, da Aldo Mondino ad Alberto Giacometti, a Mimmo Paladino e Felice Casorati, cui si aggiunge Critica in Arte, una serie di eventi dedicati ad artisti giovani e a giovani curatori. L'iniziativa, dal carattere militante, si propone di fare luce sulle nuove identità della critica e sulle espressioni artistiche delle ultime generazioni. Nell'ambito della rassegna sono state allestite le monografiche di David Casini, Silvia Camporesi, Sara Rossi, Ivan Malerba, Stefania Galegati, Matteo Montani, Francesco Barocco, Dacia Manto, Pietro Ruffo, Marinella Senatore, Chiara Lecca, Alterazione Video ed Ettore Favini.
Tra gli altri eventi ospitati dal MAR vanno ricordati: "La cura del bello. Musei, storie, paesaggi per Corrado Ricci" e "Gli enigmi di un dipinto. Da Nicolò Rondinelli a Baldassarre Carrari" nel 2008, "L'Artista viaggiatore da Gauguin a Klee, da Matisse a Ontani", "Astratta" e "Eugenio Carmi. Armonie dell’invisibile. La bellezza immaginaria (opere 1948- 2009)" nel 2009, "I Preraffaelliti e il sogno italiano. Da Beato Angelico a Perugino, da Rossetti a Burne-Jones", "Tonino Guerra poeta, pittore" e la personale di Concetto Pozzati "Tempo sospeso" nel 2010. Del 2011 sono invece "L’Italia s’è desta 1945-1953. Arte in Italia nel secondo dopoguerra, da De Chirico a Guttuso, da Fontana a Burri"; "Abecedario della storia sotto il tappeto" la mostra di RAM 2011, una selezione biennale che permette, da ormai dieci anni, ai giovani artisti visivi del territorio di crescere e farsi conoscere a livello regionale, nazionale e internazionale, "Pablo Echaurren. Lasciare il segno ( 1969-2011)" e "Elogio della mano. Disegni dall'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo".
Il Museo ospita anche annualmente la cerimonia di consegna delle Vele d'Oro alla carriera e la mostra del "Premio Marina di Ravenna" (cfr. scheda), manifestazione dedicata a importanti personalità del mondo dell'arte, che ha visto nel corso degli anni la partecipazione di artisti del calibro di Luca Alinari, Gianfranco Baruchello, Davide Benati, Vasco Bendini, Eugenio Carmi, Vittorio D'Augusta, Georges Mathieu, Mario Nanni, Achille Perilli, Tullio Pericoli, Graziano Pompili, Antonio Possenti, Concetto Pozzati, Arnulf Rainer, Germano Sartelli e molti altri. Tra dicembre e gennaio 2012 presso questa sede verranno esposte le opere dei 5 giovani artisti vincitori della 55^ edizione del Premio.
Un'intensa attività didattica offre l'opportunità di accostarsi alle realtà del museo e diventare protagonisti del processo creativo. Numerosi sono i percorsi tematici, rivolti alle elementari, alle medie e alle superiori, e progettati in funzione di un'attività integrata al percorso scolastico.

The Art Museum of the City of Ravenna is housed in the Loggetta Lombardesca, the cloister of the Abbey of Santa Maria in Porto, which was built in the early 16thcentury and decorated by artists working under Tullio Lombardo. The abbey was suppressed under Napoleon, and its premises were used for other purposes. In the early 1970s, the abbey was renovated in order to house the Academy of Fine Arts – which had been instituted in 1829 and had been located in the Classe monastery – and the Municipal Art Gallery, which was established with a core collection of works donated by religious guilds. The collection grew thanks to additional donations and acquisitions, and it was put in order by Corrado Ricci as the 19th century gave way to the 20th. Starting in the 1980s, increased interest in contemporary art led to the acquisition of new works. In 1999, additional rooms – previously occupied by the Academy and the Museum of Ornithology and Natural Science - on the ground floor and on the piano nobile (first floor) were made available to the Art Museum: thanks to this additional space, in 2002 the Loggetta Lombardesca became the headquarters of the “MAR” (Museo d'Arte della città di Ravenna).

The Museum has a valuable collection of over 300 works from the 14thto the 20thcenturies, which document the evolution of the art scene in Romagna, particularly with regards to its relationship with the neighbouring regions of Emilia (especially the Ferrara area), Veneto, Tuscany, and Le Marche. These works include paintings and small polyptychs by Lorenzo Monaco, the Maestro del Coro Scrovegni, Guglielmo Veneziano, Matteo di Giovanni, Taddeo di Bartolo, and Antonio Vivarini. They are followed by works representing classicism in Romanga – by Longhi, Rondinelli, Zaganelli, and Palmezzano- and local artistic trends from the 15thand 16thcenturies, starting with Bartolomeo Montagna, Cima da Conegliano, and Paris Bordon and ending with Dosso, Bastianino and Bastarolo. Giorgio Vasari (Lamentation over the Dead Christ,1548), Jacopo Ligozzi and Camillo Procaccini respectively represent Mannerism and the Counter-Reformation. Paintings by Guercino (Saint Romualdo), the Gennari family, Alessandro Tiarini and Cecco Bravo represent the 17thcentury, as do paintings by Carlo Cignani, Marcantonio Franceschini and Gian Gioseffo Dal Sole. Artists from the 18thcentury include Luigi Crespi and Arcangelo Resani, while Andrea and Domenico Barbiani are two artists from a workshop that was founded in Ravenna in the early 1600s and remained active for 150 years. The Museum also displays Guidarello Guidarelli’s funeral monument, attribute to Tullio Lombardo (1525) and celebrated by the poet Gabriele d'Annunzio; it is one of Ravenna’s most famous works of art. Giambattista Bassi, Telemaco Signorini, Giuseppe Abbati, Arturo Moradei, Luigi Serra, Ettore Tito all represent 19thcentury painting, while Domenico Baccarini, Giuseppe Ugonia and Ercole Drei are early 20thcentury artists from Faenza. Carlo Ludovico Bragaglia’s photodynamic works illustrate Romagna’s Futurist movement, and the Museum also has a significant collection of art from the 1950s, by artists such as Accardi, Bendini, Boetti, Castellani, Cattelan, Festa, Francese, Guidi, Manzoni, Morlotti, Paladino, Pozzati, Ruggeri, Saetti, Schifano, Vedova, and Veronesi. A drawing by Klimt underscores the importance that Ravenna’s mosaics had on the Viennese master’s artistic career. One section of the Museum is devoted to the International Documentation Centre on Mosaics (Centro Internazionale di Documentazione sul Mosaico - CIDM), which was instituted in 2003 to promote and pursue research on mosaics. Modern examples of this art form displayed in the museums include works by, among others Afro, Balthus, Campigli, Capogrossi, Chagall, Corpora, Fioroni, Guttuso, Mathieu, Saetti, Santomaso, Vedova, Ontani and Paladino. In 2011, the CIDM presented to the public its six most recent acquisitions: the Friuli-born artist Lino Linossi’s panels "Blu oltremare" and "Croce Blu"; "La Folla" by Luca Barberini; "Lens" by Arianna Gallo, "Fruscio" by the Japanese artist Takako Hirai and "Movement n. 14" by the CaCO3 group. It also promoted events such as: G.A.E.M. an exhibition of works by international young artists selected by the competition GAEM 2011 (Young artists and mosaic), to promote mosaic as a contemporary language, the installation “Il mostro della laguna” (2011) and, as part of the Second Mosaic Festival, the exhibition "Frattur-Arte" (2011). Exhibitions held at the MAR have focused particularly on the pioneers of 20thcentury historiography and art criticism. The exhibitions From Renoir to de Staël, Roberto Longhi and Modern Art (2003) and Turner, Monet, Pollock. From Romanticism to Informal Art: A Tribute to Francesco Arcangeli (2006) reviewed some of the fundamental trends of our time. Other exhibitions included retrospectives on leading 20thcentury artists, from Aldo Mondino to Alberto Giacometti, Mimmo Paladino, and Felice Casorati, along with the Critica in Arte series of events dedicated to young artists and curators. This militant initiative aims to shed light on new identities in art criticism and on new-generation artistic movements. As part of the festival, the museum hosted monographic exhibitions by David Casini, Silvia Camporesi, Sara Rossi, Ivan Malerba, Stefania Galegati, Matteo Montani, Francesco Barocco, Dacia Manto, Pietro Ruffo, Marinella Senatore, Chiara Lecca, Alterazione Video and Ettore Favini.
Other noteworthy events hosted by MAR included: " La cura del bello. Musei, storie, paesaggi per Corrado Ricci" and "Gli enigmi di un dipinto. Da Nicolò Rondinelli a Baldassarre Carrari" in 2008; "L'Artista viaggiatore da Gauguin a Klee, da Matisse a Ontani", "Astratta" and "Eugenio Carmi. Armonie dell’invisibile. La bellezza immaginaria (opere 1948- 2009)" in 2009; " I Preraffaelliti e il sogno italiano. Da Beato Angelico a Perugino, da Rossetti a Burne-Jones", "Tonino Guerra poeta, pittore"and Concetto Pozzati’s 2010 personal exhibition "Tempo sospeso". The year 2011 saw "L’Italia s’è desta 1945-1953. Arte in Italia nel secondo dopoguerra, da De Chirico a Guttuso, da Fontana a Burri" and "Abecedario della storia sotto il tappeto", the biennial RAM 2011 exhibition that, for the last ten years, has allowed young local visual artists to grow and make a name for themselves at the regional, national, and international levels.
Every year, the Museum hosts the ceremony for the Vele d’Oro lifetime achievement award and the exhibition that parallels the "Marina di Ravenna Award" (which see), an event dedicated to leading artists and which over time has seen the participation of Luca Alinari, Gianfranco Baruchello, Davide Benati, Vasco Bendini, Eugenio Carmi, Vittorio D'Augusta, Georges Mathieu, Mario Nanni, Achille Perilli, Tullio Pericoli, Graziano Pompili, Antonio Possenti, Concetto Pozzati, Arnulf Rainer, Germano Sartelli and many others. Between December 2011 and January 2012 works from the five young winners of the 55th edition of the Award will be on display at the museum. Intense educational activities allow participants to get to know the museum and become protagonists in the creative process. There are numerous theme-based itineraries targeting elementary, middle school, and high school students, which aim to supplement traditional school activities.

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