L'impegno politico degli studenti da Napoleone al '68 (MEUS, foto P.P. Zannoni)
L'autogoverno degli studenti: i simboli del potere (sec. XIII-XVII), (MEUS, foto R. Scatasta)
Germania, 1890 ca.: ricostruzione della stanza di uno studente (MEUS, foto P.P. Zannoni)
Essere studente nel sec. XIX: meritocrazia (MEUS, foto R. Scatasta)
Bologna

MEUS - Museo Europeo degli Studenti

Orari e Tariffe
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Accessibile
Servizi
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi
Museo Europeo degli Studenti, in I musei di qualità della regione Emilia-Romagna 2010-20112, Bologna, Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, 2010, p. 12.

Meus - Museo Europeo degli Studenti, in Franzoni G., Baldi F. (a cura di), Bologna: una provincia, cento musei: l'archeologia, le arti, la storia, le scienze, l'identità: guida, Bologna, Provincia Settore cultura, Pendragon, 2005, p.94.

Calzolari P.U., Monachetti A., Zambelli P., Alma Mater degli studenti, Bologna, CLUEB, 2003.

Ravagli F., Dino Campana e i goliardi del suo tempo (1891-1914). Autografi e documenti, confessioni e memorie, Bologna, CLUEB, 2002.

Mola A. A., Corda fratres: storia di una associazione internazionale studentesca nell'età dei grandi conflitti, 1898-1948, Bologna, CLUEB, 1999.

Bortolotti M., Per il Museo degli studenti. Fonti e materiali di una storia studentesca europea, in Di Valerio F. (a cura), Contesto e identità: gli oggetti fuori e dentro i musei , Bologna, CLUEB, 1999, pp. 261-264.

Gaudeamus igitur. Studenti e goliardia 1888-1923. Mostra tenuta a Bologna nel 1995, Bologna, Bologna university press, 1995.

M. Bortolotti, Studenti e goliardia, Museo degli Studenti, Bologna 1997.

Rossi-Bobo G., Statuta goliardica civilia et criminalia inclitae universitatis Bononiae Almae Studiorum Matris, 1947.
Via Zamboni, 33
Bologna (BO)
Tel: 051 208 869 0
Storia
Storico monografico
E' il primo museo al mondo dedicato alla storia di quegli studenti che, oltre otto secoli fa, proprio a Bologna, si diedero comuni regole di convivenza e autogoverno, ideando rituali e cerimoniali divenuti elementi fondanti della loro identità.
Intende favorire la conoscenza dei mutamenti intervenuti nella figura dello studente nel corso dei secoli, attraverso l’illustrazione dei diversi aspetti che ne hanno connotato gli sviluppi nei vari Paesi europei: la mobilità studentesca, l’associazionismo, la vita materiale, il valore della meritocrazia, le attività sportive, la tardiva ammissione delle donne nelle università, l’impegno politico, gli aspetti originali della cultura studentesca (giornali, musica, teatro, feste).
Costituitosi al secondo piano di Palazzo Poggi, il museo illustra dunque la storia della presenza e delle tradizioni studentesche nelle principali città universitarie europee dalle origini ad oggi, attraverso materiale proveniente da antichi fondi archivistici, donazioni o acquisti presso antiquari.
Continua a incrementarsi soprattutto grazie a donazioni provenienti da ogni città europea. Vi sono raccolti documenti studenteschi e legati allo sviluppo della goliardia di ogni tempo e provenienza in un lungo arco cronologico che va dal XIII secolo fino al 1968 e oltre. Espone fotografie, diplomi, cimeli, oggetti, libri, giornali, film, medaglie, manifesti, cartoline, affiancati da un ampio apparato multimediale.

This is the first-ever museum dedicated to the students who, eight centuries ago in Bologna, established shared rules of co-existence and self-government, and created rituals and ceremonies that became the building blocks of their identity. The Museum aims to promote knowledge on how students changed over the centuries, by illustrating their characteristics and evolution throughout Europe: student mobility, student associations, daily life, the value of meritocracy, sports, the late admittance of women to universities, political activism, and the original aspects of student culture (newspapers, music, theatre, celebrations).
Located on the second floor of Palazzo Poggi, the Museum documents the presence of students and their traditions in Europe’s main university towns from their origins until the present. It displays material drawn from ancient archives, donated, or purchased from antique shops. The collections continue to grow, mostly through donations from various European cities. They include student documents and material on the development of student humour and pranks everywhere in Europe from the 13th century until 1968 and beyond. Items on display include photographs, diplomas, mementos, objects, books, newspapers, films, medals, posters, and postcards. The Museum also features a variety of multi-media tools.




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