Rimini

Fellini Museum

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi
Collina C. (a cura di), I luoghi d'arte contemporanea in Emilia-Romagna: arti del Novecento e dopo - 2. ed. aggiornata, Bologna, Clueb, 2008.


Collina C. (a cura di), I luoghi d'arte contemporanea in Emilia-Romagna: arti del Novecento e dopo, Bologna, Compositori, 2004, pp. 192-193
c/o Castel Sismondo e Palazzo del Fulgor
Rimini (RN)
Tel: 0541 793781, 0541 704 494
Tematico e/o specializzato
Arti dello spettacolo (cinema, danza, musica, lirica, teatro di figura, teatro di prosa)
Storico monografico
Arte contemporanea attuale (1950 ad oggi)
Arte figurativa
Un museo diffuso su tre spazi: Castel Sismondo, Palazzo del Fulgor e Piazza Malatesta
Spazi dedicati alla visionarietà felliniana, del cinema, del rapporto con le arti, in dialogo permanente tra innovazione e tradizione.
Il Fellini Museum valorizza l’eredità culturale di uno dei più illustri registi della storia del cinema, che a Rimini ha avuto i natali nel 1920, e riunisce in un unicum concettale e spaziale più luoghi del cuore cittadino, dando vita a un percorso composito di narrazioni partecipate che rendono il visitatore protagonista di una esperienza immersiva, in un ‘dialogo’ senza soluzione di continuità tra spazi interni ed esterni in cui la creatività e l’immaginazione possano contaminare positivamente Rimini e il suo cammino nel presente e nel futuro, come chiave di accesso al mondo del «tutto si immagina».
Il Fellini Museum si sviluppa nel Castel Sismondo, la rocca malatestiana del Quattrocento al cui progetto contribuì Filippo Brunelleschi, nel Palazzo del Fulgor, un edificio di origine settecentesca, dove a piano terra ha sede il Fulgor, il leggendario cinema immortalato in Amarcord e ora riallestito con le scenografie progettate dal tre volte Premio Oscar Dante Ferretti. Infine, a unire i due edifici, piazza Malatesta, una grande area urbana, con porzioni a verde, arene per spettacoli, installazioni artistiche, un immenso velo d’acqua a rievocare l’antico fossato del castello e una grande panca circolare che, come nel finale di 8½, vuole essere un inno alla vita, alla solidarietà, alla voglia di stare assieme.
Piazza Malatesta, come una grande piazza dei sogni, abbraccia in un anello non solo simbolico, il polo culturale che ha al suo centro il Museo Fellini, ma che comprende anche il Teatro Galli inaugurato da Giuseppe Verdi e restaurato nel 2018 e il PART – Palazzi dell’Arte Rimini, centro d’arte contemporanea in due palazzi del Trecento, inaugurato a settembre 2020, al quale in queste settimane si aggiungerà anche il Giardino delle Sculture che sfuma negli esterni del Museo.
In passato il Museo che aveva sede in via Nigra 26 aveva come obiettivo quello di raccogliere ed esporre in modo permanente tutta la documentazione esistente sul maestro e celebre regista Federico Fellini (1920-1993), dagli originali disegni alle partiture musicali, dai materiali di scena ai premi, dai costumi alle foto, dalle carte ai manifesti e ai disegni. Ne curava le sorti l'omonima Fondazione, nata nel 1995 per volontà di Maddalena Fellini e del Comune di Rimini, che aveva come obiettivo la conservazione, la valorizzazione e la promozione del lavoro artistico e cinematografico del versatile regista riminese, attraverso mostre, convegni ed attività permanenti a livello sia nazionale che internazionale. Il patrimonio della fondazione è composto dall’archivio del regista, in cui sono conservati circa quattrocento suoi disegni ed acquerelli che ne testimoniano la feconda, inesauribile ed ironica, vena creativa.

Le sale della Casa di via Nigra ospitavano esposizioni di disegni, foto, costumi di scena e altro materiale appartenente al Maestro. Ricordiamo i costumi del film Roma, il cosiddetto "uccello amoroso" (il congegno meccanico che accompagnava nel Casanova le prestazioni erotiche dell'avventuriero veneziano), le locandine delle pellicole più famose, Fellini-Satyricon, E La nave va, Intervista, Lo sceicco bianco, Il bidone, Amarcord, Il Casanova, Roma, La città delle donne, La voce della luna, Luci del Varietà e I vitelloni. Sono esposte anche foto di scena de Lo sceicco bianco, Le notti di Cabiria, Amarcord, Boccaccio '70, e altre foto dai set di Fellini, così come i disegni preparatori di parte dei suoi film. L'utilizzo di risorse multimediali permetteva di viaggiare virtualmente nell'universo Fellini. Nel giardino affacciato sul parco Cervi la sagoma di una nave, con a bordo altri schizzi colorati di Fellini, sembra alludereva al mitico transatlantico Rex di Amarcord.


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