Basilica della Beata Vergine della Ghiara, esterno
Bertone, Vergine con il Bambino, 1573
Corona in argento, perle e pietre preziose realizzata dall'orafo reggiano Michele Augusta, 1674
Croce e candelieri, realizzati da Gianfrancesco Frangi e Marco Marchi su commissione del duca Francesco I° d'Este (1634)
Reggio Emilia

Museo del Santuario della Beata Vergine della Ghiara

Orari e Tariffe
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Accessibile
Servizi
Tipologia Collezioni
Storia dell'edificio
Pubblicazioni e Cataloghi
Tonelli F., Beata Vergine della Ghiara a Reggio Emilia, in Adorni B., La chiesa a pianta centrale: tempio civico del Rinascimento, Documenti di architettura, 142, Milano, Electa, 2002.

Bertani G., Motta G., Pecorini D., I luoghi ritrovati. Storia e restauro. Il Chiostro grande nel Convento della Beata Vergine della Ghiara, Reggio Emilia, 2001.

Bonilauri F., Museo del Santuario della Madonna della Ghiara, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, pp. 56-57, n. 24.

Bacchi A., Mussini M. (a cura di), Il Santuario della Madonna della Ghiara a Reggio Emilia, Torino, 1996.

Rossi G.A. (a cura di), La Basilica della Madonna della Ghiara, Reggio Emilia, 1994.
Corso Garibaldi, 44
Reggio Emilia (RE)
Tel: 0522 456 477
Arte
Arte sacra
Arte moderna (XVI-XIX secolo)
Nel museo, istituito nel 1982, gli ambienti adiacenti al chiostro danno esposizione agli oggetti più rappresentativi del patrimonio del santuario, offerto dagli Este dai Gonzaga, dai Medici, dai Montefeltro, e da corporazioni e confraternite locali. Tra i cimeli relativi alla storia della basilica, oltre al disegno dell'Orsi e alla sinopia dell'affresco della Madonna della Ghiara dipinto dal Bertone, compaiono reliquiari, ostensori, medaglie votive e importanti esempi di oreficerie tra i quali la croce e i sei candelieri, destinati ad arredare nei giorni di festa l'altare della Madonna, eseguiti dai romani Gianfrancesco Frangi e Marco Marchi su commissione del duca Francesco I d'Este (1634); la corona in argento, perle e pietre preziose realizzata nel 1674 dall'orafo reggiano Michele Augusta, gioielli di manifattura italiana del Cinquecento. La Camera dei Paramenti contiene parati liturgici dal XVI al XIX secolo. Tra gli ex voto della Sala del Tesoro si conserva il dipinto di Luca Ferrari raffigurante La salvazione di Laura da Correggio.

The museum was established in 1982, on premises adjacent to the cloister. It displays the most representative objects of the sanctuary’s patrimony, which items were donated by the Houses of Este, Gonzaga, Medici, and Montefeltro, and by local religious orders and corporations. Some of the mementos related to the history of the basilica include a drawing by Orsi, a preparatory sinopia drawing of the fresco of the Blessed Virgin of Ghiara painted by Bertone, reliquaries, monstrances, votive medals, and gold items, such as a cross and six chandeliers – destined for the altar of the Virgin Mary during religious holidays – crafted by the Roman goldsmiths Gianfrancesco Frangi and Marco Marchi and commissioned by Duke Francesco I d'Este (1634); the silver, pearl, and gemstone crown crafted in 1674 by the Reggio Emilia-born goldsmith Michele Augusta, and 16th century Italian jewels. The Hall of Vestments features liturgical vestments from the 16th to the 19th centuries. Some of the votive offerings in the Hall of the Treasure include a painting by Luca Ferrari depicting The Salvation of Laura da Correggio.


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