Cucina storica (foto F. Labanti)
Camera delle donne: affresco del soffitto (foto F. Labanti)
Loggia del piano nobile (foto F. Labanti)
Dozza

Museo della Rocca di Dozza

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Accessibile
Servizi
Tipologia Collezioni
Storia dell'edificio
Pubblicazioni e Cataloghi
Museo della Rocca di Dozza, in I musei di qualità della regione Emilia-Romagna 2010-20112, Bologna, Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, 2010, p. 19.

Rocca Malvezzi Campeggi, in Franzoni G., Baldi F. (a cura di), Bologna: una provincia, cento musei: l'archeologia, le arti, la storia, le scienze, l'identità: guida, Bologna, Provincia Settore cultura, Pendragon, 2005, p. 126.

Dozza e il Muro Dipinto, Bologna, 2003

Venturi S., Museo della Rocca, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 105, n. 46.

Montevecchi F., Dozza: guida storico-artistica, Dozza, 1990

Roversi G. (a cura di), Dozza ela sua rocca, Bologna, 1973
Piazza della Rocca 6/a
Dozza (BO)
Storia
Arte moderna (XVI-XIX secolo)
Arti applicate
Casa-museo/dimora storica
Architettura
La Rocca è un edificio storico di origini duecentesche che nasce come fortificazione militare, per trasformarsi nel '500 in residenza signorile dei Malvezzi-Campeggi. La visita si articola tra i dipinti e gli arredi delle camere e del salone al piano nobile, il pozzo a rasoio, le cucine, le prigioni, le torri, i camminamenti di guardia ed il cortile a doppio loggiato, con arredi di epoche diverse comprese tra il 1400 e il 1800. Al secondo piano sono ospitate la Pinacoteca del Muro Dipinto che espone una selezione di bozzetti preparatori e strappi legati alla Biennale del Muro Dipinto e la donazione "Norma Mascellani" con 22 opere donate dall'artista bolognese e opere donate da Teresio Arcangeli. Al piano inferiore è ospitata l'Enoteca regionale dell'Emilia Romagna, fondata nel 1970, che espone i migliori vini doc della Regione.

Il museo si compone di diversi nuclei storici e artistici, dipinti e arredi in prevalenza del XVII secolo, raccolte di armi, di arte moderna, e di materiali della civiltà contadina. All'arredo seicentesco dell'edificio richiamano alcuni notevoli Ritratti di personaggi della famiglia Malvezzi, eseguiti da Pier Francesco Cittadini e Felice Torelli, un San Girolamo del Tiarini e un arazzo di manifattura fiamminga. Intatto il mobilio della stanza che ospitò Pio VII. All'interno della Rocca, nel 2006, è stato istituito il Centro Studi e Documentazione del Muro Dipinto dove sono conservati più di cent'ottanta bozzetti delle opere che tanti artisti hanno realizzato sui muri della cittadina, in occasione delle varie edizioni del concorso, e gli apparati documentari e fotografici ad essi collegati; all'interno della Rocca sono conservati alcuni dipinti murari strappati perchè considerati ad alto rischio di danneggiamento, eseguiti da Riccardo Licata, Bruno Saetti, Roberto Sebastian Matta e Domenico Purificato. Un particolare impulso innovativo è stato dato dalla costituzione della Fondazione Dozza Città d'Arte, che ha l'obiettivo di valorizzare il borgo e il suo patrimonio storico-artistico. La raccolta della civiltà contadina è costituita da oggetti provenienti in gran parte dalla Romagna, allestiti nella cucina e nell'anticucina della Rocca. Nelle cantine si conservano attrezzi per la vinificazione.

The Rocca is a historic building of thirteenth-century origin that was originally intended as a military fortification, but was transformed in the sixteenth century into the noble residence of the Malvezzi-Campeggi family. The tour comprises the paintings and furnishings in the rooms and great hall on the upper floor, the torture pit, the kitchens, the prisons, the towers, the guards’ walkways and the courtyard with its double arcade, with furnishings of different periods from the 15th to the 19th century. The second floor houses the Painted Wall Art Gallery which displays a selection of preparatory sketches and detached portions linked to the Biennale of the Painted Wall and the “Norma Mascellani” bequest, with 22 works donated by the artist from Bologna. In the basement is the regional Wine Cellar of Emilia Romagna, founded in 1970, showing the Region’s best DOC wines.

The museum includes various historic and artistic collections, paintings and furnishings mostly from the 17th century, collections of weapons, modern art and folk history exhibits. An idea of the building’s seventeenth-century furnishings is given by some notable portraits of members of the Malvezzi family, by Pier Francesco Cittadini and Felice Torelli, a Saint Jerome by Tiarini, and a Flemish tapestry. The furnishings of the room where Pope Pius VII stayed are still intact. The Painted Wall Study and Documentation Centre was founded in the Rocca in 2006. It preserves more than one hundred and eighty drafts of the works that many artists have produced on the walls of the town, during the various editions of the competition, as well as documentary and photographic records; also preserved in the Rocca are some detached murals that were considered to be particularly exposed to damage, by Riccardo Licata, Bruno Saetti, Roberto Sebastian Matta and Domenico Purificato. The Dozza Art Town Foundation was also created, with the aim of making the most of the town and its historic and artistic heritage. The folk history collection features items mostly from Romagna, set out in the kitchens of the Rocca. Wine-making equipment is kept in the cellars.

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, propri e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.