Casa natale Mussolini, esterno, foto di Luca Bacciocchi.
Casa natale Mussolini, interno, foto di Luca Bacciocchi.
Casa natale Mussolini, interno, foto di Luca Bacciocchi.
Predappio

Casa Natale Benito Mussolini

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi
Collina C. (a cura di), "I luoghi d'arte contemporanea in Emilia-Romagna: arti del Novecento e dopo", Bologna, Compositori, 2004, p. 184
Via Varano Costa
Predappio (FC)
Tel: 0543 921766
Storia
Casa-museo/dimora storica
Arte contemporanea storica (1900-1950)
Arte figurativa
Edificio di modesta fattura, realizzato con sassi detti "a spungone", la casa vedeva la nascita di Benito Mussolini il 29 luglio 1883, in una stanza del primo piano. Attualmente l'edificio, ristrutturato e riaperto al pubblico, viene utilizzato come sede espositiva per mostre di interesse storico-artistico con l'impegno del Comune di Predappio. All'interno è posta una fotografia dell'originale impressione prospettica, il progetto con cui l'architetto Florestano Di Fausto intendeva costruire il nuovo abitato di Predappio, e in particolare quella che oggi è la Piazza Sant'Antonio. Il progetto è firmato e approvato da Mussolini stesso.
Nella casa si trova anche l’originale bandiera della Sezione del Partito Socialista di Dovìa, all’interno del quale Mussolini iniziò la sua carriera politica. La bandiera risale al 1913 e gli unici due colori presenti sono il rosso e il nero; vi si può leggere in alto “Sezione di Dovìa” e sotto “Fate largo che passa il lavoro”, frase dettata da Mussolini perché rispecchiasse i valori e gli ideali dettati dal partito. Nel 1922 una squadra di fascisti rubava la bandiera dalla sede del Partito ma sulla strada del ritorno, ubriachi all'osteria non si accorgevano che un socialista se ne appropriava per tenerla nascosta per tutto il periodo fascista ed esporla solo a Liberazione avvenuta.

Il 15 aprile 1923, nel corso della prima visita a Forlì dopo essere divenuto Capo del Governo, Mussolini faceva ritorno nei luoghi della sua infanzia, a Dovìa (nome originario di Predappio Nuova) dove un gruppo di predappiesi annunciava l'intenzione di volergli regalare la casa.
Quando Mussolini faceva ritorno il 30 agosto 1925 a Predappio con il mandato di fondare Predappio Nuova, veniva apposta sulla facciata della casa una targa che celebrava il luogo di nascita del duce, poi rimossa per il desiderio di mostrare le proprie origini rurali. Seguendo questa strategia, all'interno della casa, venivano allestite l'officina da fabbro del padre Alessandro, le camere da letto degli sposi e dei bambini Benito e Arnaldo (ad oggi non più conservati). La stampa fascista mitizzava i luoghi, i genitori e l'ambiente rurale che la propaganda voleva esaltare.






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