Gemmano

Museo Naturalistico della Riserva di Onferno

Orari e Tariffe
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Barriere architettoniche
Servizi
Tipologia Collezioni
Storia dell'edificio
Pubblicazioni e Cataloghi

Scaravelli D. (catalogo a cura di), Museo naturalistico della riserva naturale orientata di Onferno: guida catalogo: Gemmano, Rimini, Provincia di Rimini, 2001.

Pesce G.B., Museo Naturalistico della Riserva Naturale di Onferno, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 187, n. 4.

Scaravelli D., Ruolo delle aree protette nella promozione museale locale: il caso di Onferno, fa parte di: Lenzi F. (a cura di) Archeologia e ambiente: atti del Convegno internazionale, Ferrara fiere, 3-4 aprile 1998, Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, Forlì, Abaco, 1999, pp. 379-382.

Filipucci R., Sopra le grotte dantesche il Museo naturalistico di Onferno, fa parte di: Musei per l'ambiente: colloquio internazionale, Argenta 3-5 giugno 1998, Cento, Siaca, 1999.

Casini L. (a cura di), La riserva naturale di Onferno, la grotta, il paesaggio, la fauna, Rimini, 1993.
Via Provinciale Onferno, 50
Gemmano (RN)
Tel: 389 19 91 683
Storia e scienze naturali
Geologia
Paleontologia
Zoologia
Mineralogia
Istituito nel 1992 come Centro visita della Riserva naturale orientata di Onferno, è gestito dalla Cooperativa Grotte dell'Onferno, con la consulenza di un comitato tecnico-scientifico. Il masso gessoso, base dell'antico insediamento difensivo, era ritenuto "porta dell'inferno" a causa dei vapori sprigionati dalla grotta. Quest'ultima si presenta come una tipica formazione di attraversamento con doppia apertura, documentata rispetto alla fauna ipogea con particolare riferimento ai pipistrelli, presenti in numero elevato e con esemplari di diverse specie. Il museo è allestito nei locali ricostruiti dalla canonica adiacente alla Pieve di Santa Colomba (sec. XI), in prossimità della grotta.

I materiali esposti si riferiscono alla geopaleontologia e alla zoologia di ambito locale e regionale, con alcuni manufatti archeologici provenienti da ricerche di superficie. Il percorso espositivo introduce alla conoscenza del territorio di Onferno, illustrando la formazione del gesso, la vegetazione e il clima nella Valle del Conca, e il complesso carsico locale. Per gli aspetti geopaleontologici, una vetrina espone campioni relativi alla formazione gessosa, minerali e reperti fossili tra i quali calcarenite organogena a bivalvi e pesci fossili miocenici di interesse nazionale e regionale. La fauna della riserva è poi documentata con un'esposizione di vertebrati epigei, insetti e con un diorama; il giardino botanico permette di ammirare le piante tipiche del paesaggio collinare romagnolo. In due vetrine sono collocati esemplari dalla collezione ornitologica 'Guglielmo Antinori' risalenti agli anni '30 e '50; ad essi sono stati aggiunti reperti della raccolta naturalistico-didattica della scuola media 'Manfroni' di Riccione e provenienti da donazioni private, identificati per distribuzione geografica, altitudinale e habitat.

Founded in 1992 as the Visitors’ Centre for the Onferno Nature Reserve, it is run by the Cooperative of the Grotte dell'Onferno, with the advice of a technical and scientific committee. The chalky mass, which forms the base of the old defence settlement, was believed to be “the gate to hell” because of the vapours emanated from the cave. The cave has a typical through formation with a double opening, demonstrated by the underground wild life, especially bats, of which there is a large number, including different species. The museum is located in the rebuilt premises of the priest’s house adjoining the parish church of Santa Colomba (11th century), near the cave.

The exhibits refer to local and regional geo-palaeontology and zoology, with some archaeological artefacts from surface investigations. The exhibition introduces visitors to the territory of Onferno, illustrating the chalk formation, the vegetation and the climate in the Conca Valley, and the local karst structure. As regards geo-palaeontological aspects, there is a display case of specimens of the chalk formation, minerals and fossils such as organogenic calcarenite with Miocene bivalves and fossilised fish of national and regional interest. The wild life on the nature reserve is documented with an exhibition of cave vertebrates, insects and a diorama; the typical plants of the hilly landscape of Romagna can be admired in the botanical garden. In two cases there are specimens from the 'Guglielmo Antinori' ornithological collection, of the Thirties and Fifties; other exhibits have been added, from the nature collection of the ’Manfroni’ middle school in Riccione and from private donations, identified as regards geographical distribution, altitude and habitat.

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