Finale Emilia

Museo Civico - Sezione di Archeologia e Storia Naturale

Orari e Tariffe
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Accessibile
Servizi
Tipologia Collezioni
Storia dell'edificio
Pubblicazioni e Cataloghi
Il museo di scienze naturali di Finale Emilia, Finale Emilia, CARC, 1971.


Pesce G.B., Museo Civico di Storia Naturale, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 63, n. 9.


Musei Civici Sezione di Archeologia e di Storia Naturale, in i luoghi delle idee. Musei e Raccolte della provincia di Modena, Modena, Provincia, 2005, pp. 68-69.
Castello delle Rocche
Piazza Antonio Gramsci, 2/a
Finale Emilia (MO)
Tel: 0535 788111, 0535 788179
Misto
Archeologia preistorica/paletnologia
Archeologia classica
Paleontologia
Etnologia/Etnografia
Geologia
Mineralogia
Numismatica
Temporaneamente CHIUSO

Il museo è nato alla fine degli anni Sessanta, con la formazione di diverse raccolte d'interesse archeologico, geologico e paleontologico da parte di studiosi e volontari locali. Nel 1992 è di proprietà comunale e dal 2002 è collocato nel Castello delle Rocche, dal quale proviene la grande Aquila Estense, in terracotta (sec. XVI), esposta nella sala d'ingresso. E' possibile osservare lungo il percorso reperti di epoca preistorica e d'età romana, collezioni numismatiche e campioni di minerali, rocce, fossili, vertebrati e invertebrati. Completa la visita una raccolta di interesse etnografico.

La raccolta archeologica, ricca di oltre milleduecento oggetti, conserva numerosi reperti preistorici, tra i quali selci e vasellame provenienti da una vicina terramara, nonché ceramiche domestiche, mattoni manubriati, esagonette pavimentali e tessere musive d'età romana, databili prevalentemente al I secolo d.C. Nel patrimonio museale si annovera una ricca collezione numismatica di circa quattrocento esemplari. Frammenti ceramici epoca compresa tra il XV ed il XVII secolo sono stati recuperati nel corso di scavi effettuati nel centro del paese, sul sito del monastero di Santa Chiara e del castello. Da ricordare l'esposizione ceramica di produzione locale dal XVII al XIX. sec. Seguono poi la raccolta geologica, con oltre ottocento reperti, quella paleontologica e quella malacologica. Vi sono campioni di minerali, rocce e fossili-vegetali, vertebrati, invertebrati di valenza nazionale ed estera. Tra i reperti fossili vegetali risulta ben rappresentato il Carbonifero della Germania, mentre per i vertebrati è da segnalare un frammento di proboscidato, recuperato nel 1980 a Vibo Valentia dai ricercatori del museo. Seguono oltre cento esemplari di conchiglie, provenienti da diversi ambienti marini. D'interesse etnografico, infine, è la raccolta formata da Antonio Simoni, governatore dell'Etiopia dal 1936 al 1938 di recente donata al museo, comprendente numerose armi bianche dal Seicento all'Ottocento, oltre ad oggetti della tribù etiope Sidamo.

The museum was born in the late 1970s after local scholars and volunteers put together a number of collections of great archaeological, paleontological, and geological interest. The museum has been municipally owned since 1992 and has been housed since 2002 in Castello delle Rocche, from whence came the large terracotta Estense Eagle (16th century) on display in the lobby. Items on display include pre-historic and Roman material, numismatic collections, and minerals, rocks, fossils, and vertebrate and invertebrate specimens. The exhibits end with an ethnographic collection.

The archaeological collection features over 1,200 items including prehistoric material – such as flint objects and pottery fragments from a nearby Terramare settlement – as well as domestic pottery, bricks with handles, hexagonal floor tiles, and mosaic tiles from the Roman era, mostly from the first century AD. The museum’s rich numismatic collection comprises about 400 items. Ceramic fragments from the 15th to the 17th centuries were recovered during digs in the town centre, at the Santa Chiara Monastery, and in the castle. Local ceramic pottery from the 17th to the 19th century is also on display. The exhibits continue with a geological collection with over 88 specimens, along with the paleontological and malacological collections. There are specimens of minerals, rocks, plant fossils, vertebrates, and invertebrates from Italy and abroad. Among plant fossil specimens, the Carboniferous of Germany is particularly well represented, while the most important vertebrate fossil is a fragment from the order Proboscidea found in 1980 in Vibo Valentia by museum researchers. There are also over 100 shell specimens from various marine environments. Of great ethnographic interest is a collection recently donated to the museum and made by Antonio Simoni, governor of Ethiopia from 1936 to 1938, which includes numerous melee weapons from the 17th to 19th centuries, as well as objects from the Sidamo people of Ethiopia.

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