Parma

Orto Botanico

Orari e Tariffe
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Servizi
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi
Pesce G.B., Orto Botanico, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 39, n. 27.

Fossati F., Corradi M.G., Guida all'orto botanico dell'Universita di Parma, Parma, Centro grafico dell'Universita degli studi, 1993.
Via Farini, 90
Parma (PR)
Tel: 0521 903 678
Storia e scienze naturali
Botanica
TEMPORANEAMENTE CHIUSO PER LAVORI
Istituito nel 1768 per volontà dell'abate Giambattista Guatteri (1739-1793), l'Orto Botanico affonda le sue radici nel 1600, periodo in cui esisteva a Parma un "Giardino dei Semplici", fondato da Ranuccio I Farnese e annesso alla Facoltà di Medicina secondo l'uso del tempo, dove si coltivavano le erbe medicinali (i "semplici" erano i medicamenti tratti dal regno vegetale).
L'edificazione delle serre venne progettata dall'architetto Ennemond Alexandre Petitot (1727-1801) e terminata nel 1793. In seguito, su iniziativa di G. Passerini, che ne fu direttore dal 1843 al 1893, la struttura originaria fu ampliata con altri tre edifici: la Scuola di Botanica, al cui interno si eseguivano le osservazioni al microscopio, la serra calda e il semenzaio. L'ambiente raccoglie, tutela e conserva la flora autoctona che offre al visitatore il senso di un'escursione naturalistica sul territorio. Si possono inoltre ammirare raccolte di specie esotiche, mentre per il loro particolare interesse si segnalano la xiloteca e gli erbari storici.

Tra le numerose piante presenti vanno menzionate la Ginkgo biloba piantata nel 1791, un olmo ornato, una imponente metasequoia glyptostroboides e le collezioni di succulente, di rose, di piante acquatiche, di insettivore, di bonsai autoctoni e di viole. Presso la Scuola di Botanica si conservano gli erbari storici di G.B. Casapini (1722) e di G. Jan (1820), una xiloteca, una pollinoteca comprendente diversi esemplari di pollini fossili del Terziario e del Quaternario e una piccola collezione di filliti raccolte nel 1960.

Founded in 1768 by the abbot Giambattista Guatteri (1739-1793), the Botanical Garden is rooted in the 17th century, the period when there was a “Garden of Simples” in Parma, founded by Ranuccio I Farnese and annexed to the Faculty of Medicine according to the practice of the time, where medicinal herbs were grown (“simples” were medicines obtained from the plant kingdom).
The greenhouses were designed by the architect Ennemond Alexandre Petitot (1727-1801) and completed in 1793. Later, under G. Passerini, who was the director from 1843 to 1893, the original structure was enlarged with three more buildings: the School of Botany, in which microscope observations were carried out, the hothouse and the nursery. The garden collects, safeguards and preserves the autochthonous floral species, offering visitors the impression of a nature walk in the territory. Collections of exotic species can also be admired, while the xylotheque and the historical herbaria are of particular interest.

Among the numerous plants we must mention the Ginkgo biloba planted in 1791, an ornate elm, an imposing Metasequoia glyptostroboides and the collections of succulents, roses, aquatic plants, insectivores, autochthonous bonsais and violets. At the School of Botany there are the historical herbaria of G.B. Casapini (1722) and G. Jan (1820), a xylotheque, a pollen library including various specimens of fossil pollens from the Tertiary and Quaternary period, and a small collection of phyllite put together in 1960.

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